Asili, la Regione eroghi i contributi

26 agosto 2010

"I parroci sono esasperati, non ce la fanno più a supplire ai ritardi con i quali Governo e Regione erogano i contributi dovuti per legge alle scuole dell'infanzia. La loro è una giusta battaglia perché è in gioco il futuro di un servizio fondamentale per il 76 per cento delle famiglie trevigiane. Non vanno lasciati soli". L'on. Simonetta Rubinato, dopo aver appreso che l'assessore regionale Remo Sernagiotto ha deciso di querelare don Carlo Velludo, parroco trevigiano che nei giorni scorsi ha denunciato i ritardi nell'erogazione dei contributi, offre consulenza legale al sacerdote. "Le dichiarazioni di don Carlo - spiega la parlamentare - sono senz'altro frutto del clima di tensione in cui lui, come tanti altri parroci, si trovano a vivere quotidianamente, costretti come sono ad indebitarsi con le banche. Mentre qualcuno si è fatto addirittura rilasciare un prestito dalla propria famiglia per poter pagare gli stipendi alle insegnanti e al personale ausiliario visto il ritardo nell'erogazione del contributo statale e regionale per l'anno scolastico già concluso".

Secondo l'on. Rubinato le critiche mosse alla Regione Veneto da don Carlo Velludo sono fondate. "Lo dimostra il fatto - spiega - che Sernagiotto abbia ammesso pubblicamente che i meccanismi di sostegno alle scuole dell'infanzia paritarie va rivisto. Forse, piuttosto di apostrofare pesantemente l'operato del sacerdote trevigiano, avrebbe fatto bene ad attivarsi fin da subito presso gli uffici regionali per risolvere la questione. Una cosa è certa, con le sue critiche don Carlo ha avuto il merito di portare alla ribalta un problema fino ad oggi sottovalutato ma di grande importanza per la vita di migliaia di famiglie".

"Tra qualche giorno - ricorda la parlamentare - inizierà il nuovo anno scolastico e le prospettive non sono per niente rosee, come ha ricordato lo stesso presidente della Fism Giancarlo Frare. Il Governo, nonostante le numerose interrogazioni anche da me sottoscritte, non ha ancora dato nessuna indicazione sulla volontà di reintegrare i 223 milioni tagliati per il 2011 e necessari per raggiungere il livello già acquisito con il Governo Prodi (540 milioni). Nel prossimo anno scolastico questo taglio del contributo statale di oltre il 40% finirà col pesare sulle tasche delle famiglie trevigiane con un aumento della retta di almeno 33 euro al mese, destinato peraltro ad aggravarsi per le ricadute sul costo dei servizi dovute ai tagli della manovra correttiva sui bilanci della Regione e dei Comuni del Veneto".

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pubblicata il 26 agosto 2010

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