Pagina IV, Cronaca
Simonetta Rubinato non replica direttamente. Evita di entrare in rotta di collisione con chi la critica aspramente dopo aver annunciato l'intenzione di creare un'associazione e aver reclamato posti in tutte le liste provinciali del Pd per i suoi rappresentanti. Su Facebook però osserva: «I casi della vita. Sono appena giunta a Roma, dopo aver fatto il volo in aereo con il presidente nazionale del Pd, Matteo Orfini. In modo scherzoso, essendo seduti vicini, gli ho chiesto ragione dei titoli dei giornali che parlano di una sua reprimenda nei miei confronti. Mi ha spiegato che ha risposto ai giornalisti che le primarie sono finite. Affermazione ineccepibile». La Rubinato rivela invece che Orfini «si è stupito del fatto che la dirigenza veneta del Pd non si sia fatta promotrice di coinvolgerci per raccogliere attorno al nostro progetto voti utili a vincere in Veneto». E questo è la cosa che più fa infuriare la senatrice ed ex sindaco. Perchè, dalla fine delle primarie, nessuno del Pd regionale, a cominciare da Alessadra Moretti, l'ha chiamata per discutere di programma in barba a ogni richiamo all'unità.
Capitolo polemiche. Dalla Marca si sono alzate le voci del capogruppo trevigiano Giovanni Tonella e di Floriana Casellato. Da entrambi una stroncatura delle velleità della Rubinato di creare una nuova corrente nel Pd e di conseguenza ulteriori divisioni. A replicare ci pensa Alberto Cappelletto, sindaco di San Biagio, molto vicino alla senatrice: «Tra di noi non ci sono personaggi in cerca di posti garantiti. Auspicare candidature nelle prossime liste non significa avere posti sicuri in consiglio regionale ma manifestare la disponibilità a correre per raccogliere il maggior numero di voti. Sempre che a questa dirigenza interessi vincere».
Poi un attacco diretto alla Casellato: «Non accettiamo lezioni da chi predica l'unità del partito a parole e poi, ad esempio, in occasione delle elezioni amministrative nel comune di San Biagio di cui sono sindaco, ha sostenuto un candidato di una lista concorrente a quella sostenuta dal circolo locale del Pd. È questo il modello di unità a cui ci si richiama?».