Rubinato attacca Moretti «Evita i confronti diretti» - La Tribuna

24 novembre 2014

Pagina 7, Regione

VENEZIA Distillano veleno le candidate del Partito Democratico Simonetta Rubinato e Alessandra Moretti in vista delle primarie del centrosinistra, in programma domenica prossima. Rubinato stuzzica la Moretti che avrebbe «schivato» alcuni confronti pubblici, per paura - si intuisce - di affrontare temi concreti. «Chi, come noi, ha fortemente voluto le primarie - spiega Simonetta Rubinato – lo ha fatto perche attraverso di esse fossero date gli iscritti del Pd e agli elettori piu occasioni di partecipare a confronti tra i candidati in corsa. Purtroppo, nonostante la segreteria regionale avesse annunciato di impegnarsi ad organizzare un faccia a faccia in ogni provincia, ad oggi ci risulta sia stato programmato un unico confronto, il 28 a Padova, tra l’altro alle ore 17, in orario poco felice per favorire un’ampia partecipazione». Simonetta Rubinato, impegnata ieri in alcuni incontri pubblici a Rovigo e poi nel Veneziano, non perde occasione per lanciare le sue punture di spillo all’avversaria: «Ci spiace – che anche alcuni inviti al confronto promossi dagli organi di informazione locale siano sfumati per l’indisponibilità di altri candidati. Da parte nostra abbiamo dato sempre disponibilita, ritenendo che i confronti aperti agli interventi di tutti i cittadini siano il modo migliore per costruire quell’ampio consenso necessario per affrontare la sfida delle prossime elezioni regionali» «Non ci posso credere – sbotta Alessandra Moretti – suggerisco a tutti di evitare le polemiche tra di noi e di cercare di riaccendere la speranza al popolo di cittadini, già ampiamente sfiduciato come mostra l’affluenza elettorale in Emilia Romagna». «Non ho mai rifiutato un confronto pubblico, che ci sarà il prossimo venerdì promosso dalla segreteria regionale – aggiunge Moretti – : faccio cinquecento chilometri al giorno per incontrare circoli, militanti, associazioni, istituzioni. Questa settimana sarò tre giorni a Strasburgo per fare il mio lavoro da europarlamentare. Incastrare dei confronti pubblici oltre a quello previsto dalla segreteria regionale era francamente difficile, ma per problemi di agenda. Piuttosto, penso che alimentare queste polemiche non giovi al Pd e non giovi al centrosinistra. E sono preoccupata per il segnale che viene dall’Emilia Romagna, che manifesta una palese insofferenza alla politica. Ecco, spetta a noi trasmettere esempi positivi e atteggiamenti propositivi. Il Partito Democratico ormai è l’unico partito rimasto in campo». Intanto nel Pd serpeggia lo spettro del flop: l’obiettivo dei cinquantamila votanti in tutto il Veneto sembra lontano. Daniele Ferrazza

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pubblicata il 24 novembre 2014

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