"Un decreto legge per sostenere le PMI"

16 marzo 2010

L'on. Simonetta Rubinato, dopo aver appreso la notizia dell'impegno che il candidato leghista si è assunto nei confronti dell'Associazione veneta dei Costruttori edili (ANCE) accettando la proposta di riservare il 30% dei lavori per le grandi opere alle piccole e medie imprese, esprime incredulità. "Dove è stato Zaia fino ad oggi? - si domanda la deputata del Pd -. Parla come fosse un marziano sceso solo adesso sulla terra. Chi, come lui, da anni riveste incarichi di governo non può solo fare promesse, ma deve anche rendere conto agli elettori su cosa sia stato fatto negli ultimi 13 anni in Veneto dalla maggioranza di centrodestra di cui fa parte anche il suo partito. Ci spieghi perché una norma utile come quella proposta dall'Ance non sia stata ancora introdotta nella legislazione regionale".

"Norma che comunque, anche ove fosse approvata, sortirebbe oggi un ben magro effetto se non fosse insieme sbloccato il Patto di stabilità - spiega la parlamentare - prospettiva alla quale la maggioranza di Centrodestra, con il decreto sugli enti locali votato oggi alla Camera, ha chiuso ogni spiraglio". L'Ance, infatti, ha quantificato che nel 2009 l'importo degli appalti pubblici messi in gara dai Comuni del Veneto è calato di oltre il 45% rispetto al 2008 (da 524 a 284 milioni di euro): un vero e proprio crollo per il comparto, tenuto conto che i Comuni realizzano quasi la metà delle opere pubbliche.

"Il candidato presidente Luca Zaia, - continua l'on. Rubinato - quando gli fa comodo, dimentica di essere ministro del Governo in carica. Se proprio ha a cuore il destino delle PMI edili, chieda la convocazione straordinaria di un Consiglio dei Ministri per approvare un decreto legge che sblocchi i bilanci dei Comuni virtuosi, consentendo loro di aprire immediatamente nuovi cantieri per opere di piccola e media dimensione".

"Per sostenere davvero le PMI del comparto delle costruzioni - continua l'on. Rubinato - nel decreto legge dovrebbe far inserire, insieme ai ministri Sacconi e Brunetta, anche un'altra misura, ovvero una norma che obblighi le grandi imprese a certificare all'atto di partecipazione ad un bando di gara di aver pagato puntualmente le piccole e medie imprese a cui hanno affidato lavori in subappalto. Oggi molte piccole aziende chiudono o rischiano di fallire proprio a causa dei mancati o ritardati pagamenti da parte delle grandi imprese di costruzione che si vedono assegnati gli appalti della regione e poi strozzano le piccole. La gravità della situazione è testimoniata dal suicidio di imprenditori che non ce la fanno più. Una situazione assurda a cui si può e si deve porre rimedio con urgenza".

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pubblicata il 16 marzo 2010

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