Corruzione: serve una mobilitazione sociale

14 marzo 2012

"L'inchiesta che ha portato stamane all'arresto di un funzionario dell'Istituto regionale Ville venete accusato di aver chiesto tangenti per agevolare i finanziamenti destinati al restauro delle storiche dimore, è l'ennesima conferma di come la corruzione sia una piaga così diffusa nel nostro Paese che non basta combatterla solo sul piano penale, con l'aumento delle pene e l'introduzione di nuovi reati - pur necessari-, ma anche con una profonda riforma della pubblica amministrazione e soprattutto creando un'ampia mobilitazione della società civile, paragonabile a quella nella lotta alla mafia". Lo dichiara l'on. Simonetta Rubinato, deputata del Pd e membro della Commissione Bilancio della Camera, che aggiunge: "Occorre un cambiamento culturale generale: chi sperpera o sia appropria di denaro pubblico deve sentire su di sé la forte riprovazione della società, perché mette in pericolo le basi della convivenza civile, della libera concorrenza e della giustizia sociale".

"Proprio oggi - ricorda - in Commissione il vice direttore generale dell'Ocse, Pier Carlo Padoan, durante l'audizione sull'analisi annuale di crescita, ha ribadito come la lotta alla corruzione dovrebbe ‘assolutamente' entrare nel pacchetto di riforme prioritarie per l'Italia, in quanto si tratta di un fenomeno che rappresenta un ‘costo elevato' in termini di perdita di competitività delle imprese e allontana gli investitori esteri dal nostro Paese".

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pubblicata il 14 marzo 2012

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