Tav, consultare subito i sindaci

28 marzo 2012

I sindaci di dieci comuni (Ceggia, Eraclea, Fossalta di Piave, Fossalta di Portroguaro, Noventa di Piave, Portogruaro, Quarto d'Altino, Roncade, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza) hanno sottoscritto una lettera con la quale chiedono al Commissario per l'alta velocità Venezia-Trieste, Bortolo Mainardi, di anticipare l'applicazione del modello di ‘dibattito pubblico' annunciato dal Governo. La richiesta, promossa su iniziativa dell'on. Simonetta Rubinato, sindaco di Roncade, e di Silvia Conte, sindaco di Quarto d'Altino, riguarda il progetto alternativo sull'attuale linea ferroviaria Venezia-Trieste indicato dal commissario Mainardi e a cui sta lavorando Rfi.

La lettera parte da una premessa: "Come sindaci - scrivono - le esprimiamo apprezzamento per la sua proposta di approntare uno studio di fattibilità alternativo al progetto balneare elaborato da Rfi su richiesta nel 2007 della Giunta regionale del Veneto e confermato ufficialmente alla fine del 2010 anche dal Presidente Zaia, senza alcun previo coinvolgimento delle amministrazioni locali, nonostante le reiterate assicurazioni affidate alla stampa. Un tracciato litoraneo costoso ed impattante, che ha trovato l'opposizione di sindaci, cittadini e associazioni".

Prosegue poi con la richiesta concreta al Commissario Mainardi di mettere in pratica il modello della ‘democrazia partecipata', consultando da subito ciascuna amministrazione locale interessata, nonché gli eventuali portatori di interessi diffusi e i soggetti che hanno avanzato ipotesi progettuali - come ad es. lo Iuav di Venezia -, affinché prima della stesura conclusiva dello studio di fattibilità il progettista (Rfi e Italfer) abbia chiaro il quadro delle proposte già emerse e le esigenze delle comunità locali. "Un ampio e preventivo confronto - scrivono i sindaci dei dieci Comuni - consentirà di comparare effettivamente le ipotesi in campo più valide, per realizzare un progetto di rete di trasporto coerente con la dinamica della domanda e con una corretta analisi costi-benefici, anche sotto il profilo sociale ed ambientale, inclusa una trasparente analisi della copertura economica e degli strumenti di finanziamento". "In questo modo - concludono i sindaci - si pongono le basi per una mediazione intelligente e civile che dovrebbe essere la vera prerogativa della politica"

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pubblicata il 28 marzo 2012

 
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