Lavoro a chiamata: vince il buon senso

28 novembre 2007

La Senatrice Simonetta Rubinato esprime una valutazione di massima positiva sul testo del ddl sul Welfare sottoposto oggi al voto di fiducia della Camera, che ritorna, in un certo senso, alle origini: all'accordo cioè stipulato nel luglio scorso dal Governo con le parti sociali, con un ridimensionamento delle "richieste" avanzate dalla sinistra radicale ed alcune importanti novità, tra cui quelle sul lavoro a chiamata e apprendistato.
"In particolare - afferma la parlamentare trevigiana - sono soddisfatta che sia stata saggiamente mantenuta nei settori turismo, spettacolo e ristorazione la possibilità della formula del lavoro a chiamata".
L'accordo di luglio ne aveva previsto la cancellazione: "Il che aveva giustamente allarmato le associazioni di categoria venete - precisa -, perché avrebbe sottratto uno strumento semplice ed efficace per incentivare il lavoro regolare in settori che necessitano di manodopera per brevi ma reiterati periodi. Per questo nel settembre scorso avevo inviato una lettera al ministro Damiano in cui chiedevo di mantenere il contratto di lavoro intermittente almeno per il settore del turismo, con alcune cautele a favore del lavoratore, e lo invitavo a concertare con le associazioni di categoria la semplificazione delle procedure di assunzione del personale per le imprese".
Mentre il testo originario del ddl prevedeva l'abrogazione tout court del lavoro intermittente, nel maxiemendamento si è stabilito che le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro possano prevedere la stipula di specifici rapporti di lavoro nel settore del turismo e dello spettacolo per prestazioni di carattere discontinuo e che, con decreto del ministro del Lavoro, siano definite modalità di semplificazione dei relativi adempimenti amministrativi. "Ha dunque vinto il buon senso - conclude la Senatrice del Pd -, visto che questa formula in Veneto si è rivelata vincente nella lotta al lavoro sommerso, consentendo dal 2004 al 2006 ben 6 mila assunzioni, 4 mila delle quali negli alberghi e nei pubblici esercizi, semplificando di molto l'iter burocratico per lavori che talvolta possono durare uno o due giorni".

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pubblicata il 28 novembre 2007

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