Ditec, soluzioni alternative alla chiusura

07 agosto 2013

Le sindache Silvia Conte e Simonetta Rubinato hanno appreso con grande rammarico l'annuncio dato ieri dalla Ditec di apertura della mobilità per 57 dipendenti dello stabilimento di Quarto d'Altino. "Sapevamo - spiegano - che era una vertenza difficile e non ci eravamo mai illuse che la multinazionale svedese avrebbe d'incanto cambiato i suoi piani. Ma la correttezza con cui i lavoratori si sono battuti in questi mesi e l'impegno profuso dalle forze sociali e dalle istituzioni locali avrebbero meritato ben altro trattamento. Soprattutto alla luce del fatto che si sarebbe potuto aspettare almeno l'esito del tavolo già convocato presso il ministero dello sviluppo a Roma".
"Ai lavoratori che vivono ore di angoscia e di rabbia - ricorda Silvia Conte che stamane ha partecipato all'assemblea convocata alla Ditec - assicuriamo tutto il nostro impegno per mettere in atto gli strumenti che abbiamo a disposizione per sollecitare delle soluzioni alternative, a cominciare da un'interrogazione parlamentare che depositeremo immediatamente. Sappiamo che ora si apre una fase ancor più delicata della vertenza ma siamo fiduciose che Ministero e Regione mettano in campo tutte le loro risorse per spingere l'Assa Abloy a dichiarare a quali condizioni è disponibile a mantenere almeno parte della produzione a Quarto d'Altino".
"Di fronte a questa vicenda - osserva l'on. Simonetta Rubinato che ha presentato in Parlamento una proposta di legge sull'esempio della legislazione adottata con successo in Germania dal 2008 per tutelare il know how delle nostre aziende - emerge ancora una volta l'urgenza che il nostro Paese di doti di una normativa che impedisca il saccheggio da parte di multinazionali alle nostre aziende migliori".

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pubblicata il 07 agosto 2013

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