"Ancora una volta - continuano le prime cittadine - si parla di nuove infrastrutture senza chiederci prima se esse servono veramente. Se in 150 anni questa linea è usata solo per il 40 per cento della sua capacità, come ammette lo stesso Zaia, vorremmo sapere in base a quale studio si può affermare che nei prossimi 50 anni essa sarà destinata a saturarsi. Noi riteniamo che è compito e dovere di chi propone un progetto dimostrare con i dati che esso serve davvero alla collettività, per evitare quello che è accaduto, ad esempio con gli inceneritori di Bonisiolo e Silea finiti nel cestino dopo che i dati sulla produzione dei rifiuti in Veneto hanno dimostrato la loro inutilità, con buona pace degli industriali".
Le sindache di Quarto d'Altino e Roncade ricordano infine che "una volta dimostrata la necessità di una nuova infrastruttura su ferro si potrà discutere di progetti, coinvolgendo nel dibattito pubblico le comunità interessate, come chiedono dal 2011 i nostri consigli comunali rivendicando quell'autonomia locale di cui Zaia, solo a parole, dice di essere difensore".