Sicurezza idraulica, prioritŕ per il Veneto

24 maggio 2015

“La sicurezza idraulica del territorio e le opere di prevenzione di esondazioni e allagamenti devono essere una prioritàper la Regione Veneto”. A ribadirlo Silvia Conte, sindaca di Quarto d’Altino e candidata consigliera regionale del Pd. Del tema, rilanciato oggi sulla stampa dal prof. Luigi D'Alpaos, siè discusso nei giorni scorsi in un convegno al Palaplip di Mestre, dal titolo “Sicurezza Ambientale e Partecipazione”, promosso dall'on. Simonetta Rubinato, nel corso del quale l'esperto massimo di idraulica del Veneto ha anticipato la presentazione di una proposta articolata nella quale si definiscono nel dettaglio tutti gli interventi di difesa idraulica indispensabili e da realizzare nella nostra regione, a cominciare dagli invasi, necessari a trattenere temporaneamente i colli di piena dei fiumi, sia sul grande sistema idrografico sia sulle reti minori.

Una proposta che Silvia Conte, che ha tirato le fila del convegno e che ha giàdimostrato come sindaca di Quarto d'Altino di credere nella gestione sostenibile del territorio e nei processi decisionali pubblici partecipati, ha deciso di sostenere come impegno prioritario nel caso di elezione in consiglio regionale. “Faccio mia la proposta del professor DAlpaos e mi impegno a tradurla in una proposta di legge regionale con un orizzonte trentennale”spiega Conte, che chiarisce ulteriormente il suo pensiero.

 “Perchéuna proposta di legge? Perchéin questo modo gli interventi pianificati per i prossimi trentanni saranno vincolanti con finanziamenti certi, garantendo limpegno anche per le legislature successive ed impedendo che i politici distribuiscano i fondi per la stradina o la rotatoria anzichéavere una visione a lungo termine: un politico deve pensare alle future generazioni, non alle prossime elezioni, per citare Alcide De Gasperi. Dobbiamo investire affinché non si ripetano i dissesti idrogeologici e le inondazioni che abbiamo giàtristemente sperimentato, anche perchési spende di piùnella gestione e nei risarcimenti conseguenti le emergenze che nella prevenzione, che quindi èpiùsostenibile anche economicamente, oltre che per lambientecontinua la sindaca di Quarto d’Altino, che cita ad esempio la situazione critica in cui si trovano i Consorzi di Bonifica.

 “La Regione non ha ancora pagato le spese sostenute per gestire alcune situazioni critiche dai Consorzi di Bonifica veneti, che hanno un bucodi oltre 70 milioni di euro e alla prossima emergenza rischiano di non poter piùintervenire in quanto troppo esposti”.

 La parlamentare del Partito Democratico Simonetta Rubinato ha sottolineato come "nei veneti sia maturata in questi ultimi anni una sensibilità molto più favorevole che in passato a politiche pubbliche sostenibili che invertano la rotta sin qui tenuta, che ha dato preminenza alle grandi infrastrutture stradali anziché alle opere di sicurezza idraulica: una recente ricerca sul tema del dissesto idrogeologico ha rilevato infatti che, secondo i cittadini, una maggior prevenzione è larma principale, e indispensabile, per contrastare il rischio idraulico. Il 56,4% del campione intervistato, per ridurre limpatto delle calamità naturali, ritiene necessario prima di tutto garantire una costante manutenzione dei corsi dacqua e del territorio e per il 37,8% è molto importante incrementare le opere di prevenzione idraulica. Quello che serve ora è la volontà politica".

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pubblicata il 24 maggio 2015

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