Carta delle Autonomie Locali

24 giugno 2010

E’ proseguito nella giornata di martedì in Aula l’esame del disegno di legge (C3118 -A e abb.) concernente l’”individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, la semplificazione dell’ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali. Riordino di enti ed organismi decentrati”. La Camera ha votato gli articoli 12 e 13. La discussione continuerà la prossima settimana.

Durante l’approvazione dell’art. 12, accogliendo un emendamento del Pd, si è stabilito che il Governo debba intervenire qualora le Regioni non adempiano all’obbligo di trasferire funzioni e compiti amministrativi agli enti locali, dando attuazione così al decentramento amministrativo previsto dai decreti Bassanini dieci anni fa. Con un pizzico di ironia verrebbe da dire che, approvando questo emendamento, si è contribuito a dare lavoro anche al neo ministro Brancher, al quale, dopo le proteste del ministro Bossi, è stata tolta la delega al federalismo per affidargli quella all’attuazione del decentramento amministrativo!

L’articolo 13 prevede una “super delega” al Governo a cui toccherà il compito di scrivere l’effettiva Carta delle Autonomie, già svuotata di contenuto nell’art. 2 visto che le funzioni fondamentali sono sospese e rinviate all’attuazione del federalismo. In questo modo il Parlamento è nuovamente esautorato dei suoi poteri, e per di più si tocca la quota record di 270 deleghe a fronte però di soli 40 decreti attuativi varati in questa legislatura. Mentre 230 deleghe attendono di essere onorate, il Governo se ne è attribuita  un’altra su una materia di grande rilevanza.

Durante la discussione dell’art. 13 si è toccato spesso il tema delle province, senza però avere il coraggio (Pd compreso) di attuare una razionalizzazione delle province, più volte promessa in campagna elettorale. E si è persa l’ennesima occasione anche per rivedere l’organizzazione territoriale delle Prefetture, per le quali sarebbe opportuno razionalizzarle prevedendone una per ogni regione o quantomeno una ogni 500 mila abitanti. Proprio sulla proposta di prevedere l’eliminazione delle province sotto i 500 mila abitanti l’on. Rubinato, difformemente dal gruppo del Pd, ha votato a favore dell’emendamento 13-bis 02.

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pubblicata il 24 giugno 2010

 
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