Vi riferisco un fatto che e' accaduto davvero singolare. Dall'amico Giovanni Piasentin mi e' stato segnalato che nella legge di conversione del decreto legge n. 70/2011, c.d. Decreto sviluppo, approvata due settimane fa, e' stato inserito il contenuto di un emendamento che avevo presentato in tema di semplificazione di adempimenti burocratici proprio su suo suggerimento, e più precisamente in tema di tenuta di scritture contabili in forma digitale.
Come vi avevo gia' riferito nella news letter n. 94, avevo presentato al d.l. Sviluppo una serie di emendamenti, tra i quali
uno all'art. 2215-bis del codice civile. Ebbene, questo emendamento mi era stato dichiarato inammissibile per estraneita' di materia. Essendo un'esclusione assurda, ho presentato ricorso scritto motivato alla Presidenza della Commissione Bilancio, che ha dovuto riammetterlo, trattandosi di una misura semplificativa aggiuntiva. A quel punto, una volta riammesso, l'ho illustrato, ma sia il relatore, sia il rappresentante del governo hanno espresso sullo stesso parere negativo, senza alcuna plausibile motivazione, trattandosi di semplificazione per le imprese senza alcun onere per le casse dello Stato. Dunque il mio emendamento era stato bocciato per quanto ne sapevo.
Cosa dire a commento? Beh, ne sono naturalmente felice, ma mi chiedo perche' io abbia dovuto prima presentarla, poi combattere per ottenerne la riammissione dopo l'esclusione per inammissibilita', poi ancora vedermela bocciare nel merito e infine scoprire per caso che e' diventata legge. Forse non bisognava dare soddisfazione politicamente alla sottoscritta? Forse dopo la bocciatura l'ha recuperata qualche funzionario intelligente? Mah... Io pero' lo considero uno scippo!