Docenti precari del ‘no pettine': ora si muove anche il Consiglio Regionale Veneto
30 luglio 2011
Le proteste dei docenti precari che si oppongono all’entrata in vigore del Decreto ministeriale 44/2001, che prevede la riapertura delle graduatorie con inserimenti cosiddetti a pettine, ha trovato udienza anche presso il Consiglio regionale del Veneto. Su iniziativa del consigliere regionale del Pd, Franco Bonfante, è stata approvata
una mozione, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, che chiede al Governo di congelare le graduatorie 2010/2011, evitando inserimenti cosiddetti a pettine di personale docente proveniente da altra province per la copertura dei posti vacanti nella scuola. Accolgo con favore questa iniziativa che va nella stessa direzione per la quale assieme ad alcuni colleghi deputati mi sono battuta anche all’interno del gruppo parlamentare del Partito Democratico.
Come ricorderete alla fine di aprile mi ero rivolta con
una lettera al segretario nazionale, Pier Luigi Bersani, per chiedergli di assumere un’iniziativa che portasse ad una posizione condivisa e coerente con quanto stabilito dalla Finanziaria 2007 del Governo Prodi, garantendo in ogni caso la tutela in via normativa dei diritti acquisiti dai docenti già inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento del 2007, ora cancellati dal provvedimento del Governo. Purtroppo abbiamo dovuto constatare che la Commissione Istruzione della Camera, anche con il consenso dei nostri rappresentanti, ha avallato la decisione del Governo, differentemente da quanto avvenuto invece al Senato, rendendo vani, per ora, i nostri sforzi. Mi auguro che l’iniziativa avviata dal gruppo consiliare regionale del Pd possa contribuire a riaprire il dibattito all’interno del partito anche a livello nazionale. Il mio impegno rimane quello di cercare una soluzione per tutelare i diritti quesiti dai docenti precari che nel 2007 hanno scelto l’inserimento in via definitiva per l’insegnamento in una determinata provincia.
pubblicata il 30 luglio 2011
