"Se il Pd resta ostaggio delle vecchie e nuove oligarchie correntizie,
non basteranno le primarie per raccogliere quel largo consenso
necessario a cambiare il Paese". Lo afferma Simonetta Rubinato,
parlamentare, componente della commissione Bilancio della Camera
commentando l'annuncio con cui Romano Prodi ha comunicato che non andrà a
votare il prossimo 8 dicembre. "L'uscita di Prodi dal Pd - osserva
l'on. Rubinato - conferma le preoccupazioni che da tempo esprimo sulla
necessità di una profonda autocritica da parte dell'attuale gruppo
dirigente e sull'urgenza di un profondo cambiamento culturale ed
organizzativo del partito per recuperare l'originario progetto politico
del Lingotto. Con la sua decisione il Professore sembra aver messo il
dito nella piaga".
"Fintanto che il Pd darà l'impressione di essere ancora nelle mani dei
capicorrente, di ieri e di oggi - conclude la parlamentare -
difficilmente riuscirà a risvegliare l'entusiasmo di tante persone che
vogliono mettersi in gioco per contribuire a far uscire il Paese dalla
crisi".