"Se l'accusa del Gip di Roma nei confronti dei funzionari Agea, per
l'ipotesi di falso in atto pubblico per aver utilizzato dati sbagliati
nel calcolo delle sanzioni comminate agli allevatori per le quote latte,
dovesse venire confermata, il Governo si troverebbe a gestire un'altra
emergenza per i conti pubblici visto che le eventuali restituzioni
dovute in tal caso agli allevatori ammonterebbero a 2,4 miliardi di
euro. Occorre per questo fare al più presto chiarezza su una storia
infinita, che parte nel 1984, e che via via ha visto sì alcuni
allevatori fare i furbi, ma la maggior parte mettersi in regola
acquistando quote e versando le multe. Ancora oggi qualche decina di
aziende, anche in provincia di Treviso, per far fronte al pagamento di
una sanzione superiore anche a 100mila euro, che a questo punto appare
dubbia, rischiano di chiudere i battenti". Lo chiede Simonetta
Rubinato, parlamentare del Pd che nei giorni scorsi è stata sollecitata
da rappresentanti di organizzazioni di categoria ad intervenire presso
il Governo.
"La notizia dell'indagine sui funzionari dell'Agea - osserva l'on.
Rubinato - oltre a gettare un ombra di discredito sull'agenzia
ministeriale, rischia di essere la goccia che fa traboccare il vaso in
un settore, quello primario, già in crisi, che proprio in questo momento
sta facendo i conti con un'altra emergenza legata ai controlli in corso
in tutta Italia da parte della Guardia di Finanza sui Caa (centri
assistenza agricola) in merito alle erogazioni di contributi Pac per
l'agricoltura. Ben vengano i controlli per fare luce su eventuali truffe
nell'utilizzo dei fondi europei, ma considerato che è stato disposto in
via generale il blocco cautelativo del pagamento dell'anticipo Pac 2013
è necessario che quanto prima sia fatta chiarezza e vengano distinti i
furbetti da molti allevatori perbene per i quali questi contributi sono
necessari a far sopravvivere la propria impresa. Non si può rischiare
oltre al fallimento delle aziende anche una vera e propria ribellione.
Su questo con i colleghi della commissione agricoltura presenteremo
un'interrogazione".