Fondi alle scuole paritarie: serve subito il decreto

17 dicembre 2009

"Comprendo la preoccupazione dei 200 mila genitori e dei 400 mila nonni del Veneto che hanno sottoscritto un appello alla Regione Veneto perché non siano tagliati i contributi regionali e statali alle scuole materne paritarie. Nonostante il Governo abbia previsto nel maxiemendamento della Finanziaria il reintegro del taglio di 130 milioni, dobbiamo vigilare perché il contributo arrivi quanto prima per garantire la sopravvivenza di queste fondamentali istituzioni". L'on. Simonetta Rubinato dopo l'approvazione alla Camera della Legge Finanziaria per il 2010 promette ancora battaglia. "Le pressanti richieste fatte in modo trasversale da tutte le forze politiche hanno convinto il Governo. Io stessa mi sono attivata, assieme al collega Rodolfo Viola, al fine di garantire il reintegro dei fondi per arrivare alla cifra di circa 540 milioni di euro, livello acquisito quando era in carica il Governo Prodi".

Gli on. Rubinato e Viola esprimono soddisfazione, ma non demordono. "Nel maxiemendamento si dice che i 130 milioni, finanziati con le risorse derivanti dallo scudo fiscale, saranno la cifra massima che potrà essere stanziata con un successivo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che dovrà avere anche il parere delle commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Stato-Regioni. Un iter che potrebbe ritardare di mesi l'erogazione concreta dei contributi. Viste le giuste preoccupazioni espresse dalle famiglie, da numerosi parroci e dalla stessa Federazione delle Scuole Materne non statali bisogna far sì che sia stanziata l'intera cifra, 130 milioni appunto, e che il Decreto sia approvato con urgenza. Senza la certezza del contributo e la tempestività nell'erogazione dello stesso da parte dello Stato le scuole paritarie rischiano la chiusura".

"La battaglia però non finisce qui, in quanto il maximendamento si occupa solo del 2010. Per il 2011 mancano all'appello quasi 220 milioni" avverte l'on. Rubinato. Che aggiunge: "Il Governo avrebbe potuto fare di più. Per esempio escludere dai saldi utili ai fini del Patto di stabilità i contributi dei Comuni e delle Regioni alle scuole d'infanzia non statali nelle regioni in cui esse coprono oltre il 50% dell'offerta formative, come in Veneto. E' quanto avevo chiesto con un emendamento che la maggioranza di centrodestra ha respinto ancora una volta".

Un'ultima battuta è indirizzata alla Regione Veneto: "Il Presidente Galan avrebbe potuto prendere esempio da quanto fatto da molti Sindaci che hanno tagliato altre spese pur di mantenere inalterati i contributi alle scuole d'infanzia paritarie. La scelta della Regione Veneto è grave perché rischia di avere gravi ripercussioni sulle famiglie" concludono Rubinato e Viola.

 

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pubblicata il 17 dicembre 2009

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