19 dicembre 2010

"Il miglior modo per rendere omaggio alla straordinaria figura di Padoa Schioppa è tradurre nei fatti quelle indicazioni importanti, sempre attuali, che lo guidarono nel suo incarico di ministro dell'Economia e Finanza nel Governo Prodi. Egli aveva intuito che per riformare il nostro Paese bisognava puntare alla crescita coniugandola con il rigore. Per questo, lui che era assolutamente contrario ai tagli lineari, avviò una straordinario lavoro di analisi dei diversi comparti della spesa pubblica, in primis dei Ministeri, per incidere sui veri sprechi e trovare le risorse necessarie da investire sul capitale umano e sulle infrastrutture". Simonetta Rubinato, deputata del Pd, ricorda con queste parole Tommaso Padoa Schioppa, improvvisamente scomparso all'età di 70 anni.

"Nell'esprimere il mio profondo cordoglio per la perdita un economista rigoroso e di un uomo dal grande senso delle istituzioni e dalla veduta lunga - continua la parlamentare veneta - conservo un ricordo personale legato alle sue origini bellunesi: al momento dell'insediamento del Governo Prodi affermò con forza che era necessario impegnarsi per riconquistare questa parte del Paese, il lombardo-veneto. Con le sue due Finanziarie ridusse il deficit al 2% e insieme reperì ingenti risorse per gli investimenti infrastrutturali, anche per il Veneto. E proprio a lui dobbiamo la grande intuizione del federalismo infrastrutturale, che ha trovato la sua applicazione nella costituzione della Cav, la società mista di gestione del Passante".

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A testimonianza e ricordo della figura di Tommaso Padoa-Schioppa vi proponiamo la sua lettera di introduzione al "Libro Verde sulla Spesa Pubblica", redatta nel settembre 2007, dove, in qualità di Ministro dell'Economia e  delle Finanze, detta l'agenda per il rilancio del Paese, linee di indirizzo tutt'ora valide e capaci di coniugare in modo credibile crescita e risanamento.

 

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pubblicata il 19 dicembre 2010

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