Decreto Enti locali: un'occasione persa per risolvere la crisi finanziaria dei Comuni

27 febbraio 2010

La prossima settimana saremo impegnati nella discussione del decreto Enti locali, un provvedimento che giudichiamo un’occasione persa perché sembra non voler cogliere la situazione di profonda difficoltà in cui si trovano i Comuni italiani. Il testo governativo è del tutto insufficiente. Sarebbe stato meglio ripartire dalla Carta delle autonomie anziché intervenire con procedure d’urgenza che, peraltro, non affrontano la madre di tutti i problemi: il patto di stabilità interno non tiene più, servono interventi strutturali.

In particolare si sono sistemate solo alcune questioni specifiche e la problematica di alcuni Comuni (come Brescia, Reggio-Emilia , Parma ed altri, che avevano percepito nel 2007 dividendi da operazioni straordinarie poste in essere da società quotate in borsa operanti nel settore dei servizi pubblici locali, oltre a Roma Capitale). Si stanziano alcune risorse anche per i Comuni sotto i 5 mila abitanti, ma nulla si è fatto per i problemi derivanti dalle sanzioni e dai vincoli del Patto di stabilità sugli investimenti dei nostri enti locali.

Il Governo (rappresentato nei lavori in commissione dal Ministro Calderoli e Sottosegretario Vegas) e la maggioranza di centrodestra hanno infatti dichiarato inammissibili (o bocciato) tutti i miei emendamenti sul Patto e sulla disapplicazione o attenuazione delle sanzioni per i nostri comuni sottodotati e virtuosi. Continuerò la mia battaglia in Aula la prossima settimana. Per capire quanto sia grave la situazione dei Comuni del Nord basti dare un'occhiata alle tabelle riportate nel file allegato.

mimetype PROSPETTO SITUAZIONE FINANZIARIA COMUNI DEL NORD  (60 KB)


pubblicata il 27 febbraio 2010

ritorna
 
  Invia ad un amico