Nemmeno la riforma federalista, quando sarà entrata a regime, riuscirà a scalfire i benefici normativi e finanziari di cui godono le Regioni a Statuto Speciale. Si pone pertanto l’esigenza di tutelare i territori contermini dal punto di vista geografico che soffrono in modo particolare la “concorrenza” sleale dei vicini “speciali”, per l’esattezza 454 Comuni per due milioni di abitanti circa. E’ noto che numerosi sono stati i pronunciamenti delle popolazioni interessate (26 Comuni sinora) per un passaggio verso Regioni a statuto speciale e numerose sono in Parlamento le richieste di parere in tal senso per provvedere agli adempimenti conseguenti così come prevede l’art. 132 della Costituzione.
La proposta di legge, presentata dall’on. Rodolfo Viola e anche da me condivisa, propone un nuovo modello organizzativo e di finanziamenti che si basa sulla collaborazione di Regioni e Comuni ed introduce elementi di reale compensazione tra territori vicini, quali incentivi al sistema delle piccole e medie imprese, possibilità di sgravi fiscali e incentivi all’edilizia residenziale.