Maggioranza in frantumi sull'ennesimo provvedimento ad personam

01 aprile 2011

Lo spettacolo messo in scena dalla maggioranza in Aula questa settimana sul disegno di legge sul ‘processo/prescrizione breve’, l’ennesimo provvedimento sulla giustizia ad personam, è sicuramente una delle pagine più tristi e deplorevoli non solo di questa legislatura, ma della storia del Parlamento. Per riassumere quanto è accaduto nelle due giornate di mercoledì 30 e giovedì 31 vi invito a leggere l’articolo del Corriere della Sera. Una maggioranza in completo stato confusionale, soprattutto a causa delle tensioni in atto all’interno del Pdl, ha prima imposto l’anticipo del testo di legge (A.C. n. 3137-A) a prima firma dell’on. Gasparri (relatore l’on. Paniz) e poi, dopo lo scontro con il Presidente Fini di cui è stato protagonista il ministro La Russa, ha chiesto il rinvio ‘del punto’ e non della ‘seduta’, un errore che avrà come conseguenza il fatto che il pdl sulla prescrizione breve passerà all’ultimo punto dell’odg dei lavori previsto la prossima settimana in Aula.
 
Stigmatizzando il comportamento dei colleghi di maggioranza, che hanno puntato a far crescere la tensione ben oltre i limiti del normale confronto parlamentare, tanto che lo stesso Napolitano è dovuto intervenire per richiamare tutti alla responsabilità, è però doveroso evidenziare che la responsabilità di quanto accaduto in Aula non è attribuibile alle opposizioni. Esse hanno semplicemente svolto il proprio ruolo: che cosa dovevano fare? Non ingaggiare battaglia sull’ennesimo provvedimento sulla giustizia ad personam? Per questo credo che la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, abbia sbagliato ad incolpare, come ha fatto, in modo generico, l’intero Parlamento. Chi appartiene - come lei - alla classe dirigente del Paese dovrebbe censurare correttamente chi ha la responsabilità di quanto è accaduto, ovvero il Ministro La Russa, la maggioranza di CentroDestra e il Governo Berlusconi. L’accusa ingiustamente generica rischia di alimentare la sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni.

Gli episodi di violenza verbale messi in atto da esponenti della maggioranza hanno colpito anche la collega Ileana Argentin, parlamentare diversamente abile, che si è sentita apostrofare in modo volgare da un ‘collega’ di maggioranza, l’on. Polledri della Lega Nord (come hanno riportato alcuni giornali, quali La Stampa e l'Unità). Un attacco vile che è stato  respinto in modo fermo da tutto l’emiciclo, tanto che il responsabile ha dovuto scusarsi. A Ileana va anche la mia personale solidarietà. 

pubblicata il 01 aprile 2011

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