Un Documento di economia e finanza senza concrete e durature prospettive di crescita per il Paese

30 aprile 2011

Mercoledì 28 aprile l’Aula ha approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza sul Documento di economia e finanza: 283 i voti a favore, 263 i contrari. Si tratta del provvedimento, previsto dal nuovo Patto per l’euro e dalla recentissima modifica alla disciplina vigente in materia di contabilità e finanza pubblica, che contiene il Programma di Stabilità, le nuove stime macroeconomiche e il Piano Nazionale di Riforme.
 
Ancora una volta, come abbiamo messo in evidenza durante gli interventi in V Commissione e poi in Aula, manca una credibile azione a fondamento di una di una crescita sufficiente, senza la quale non è possibile raggiungere neanche gli obiettivi di stabilità dei conti e riduzione del debito. La strategia del rigore del ministro Tremonti non funzionerà se non riesce a coniugarsi anche con adeguate riforme che sostengano la ripresa della crescita (vedi l'articolo di Mario Monti pubblicato su Il Mattino del 30.04.11).
 
L’unica cosa certa, stando a quanto previsto dal Def, è che nel 2013-2014, ossia nella prossima legislatura, si dovrà far fronte ad una manovra correttiva pesantissima, di circa 20 miliardi il primo anno e 40 miliardi il secondo. Per il momento prendiamo atto che manca completamente una strategia sulla politica energetica del nostro Paese, non c’è alcuna certezza in merito alle risorse e ai tempi di realizzazione del programma della messa in sicurezza degli edifici scolastici, per la difesa del suolo e la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico e per le reti di trasporto trans-europee (TEN-T).
 
 
mimetype LEGGI LE DICHIARAZIONI DI VOTO DELL'ON. DUILIO (PD)  (78 KB)

pubblicata il 30 aprile 2011

ritorna
 
  Invia ad un amico