Misure per sostenere l'imprenditoria femminile

01 luglio 2011

L’Italia, per stare a quanto sancito dal Consiglio europeo di Lisbona del 23-24 marzo 2000, avrebbe dovuto integrare nel mercato del lavoro il 60 per cento delle donne entro il 2010.  In realtà il nostro Paese, con un tasso del 46,6 per cento, appare decisamente al di sotto della media europea (già al 58,3 per cento) e  ben lontano da questo obiettivo. Anzi, secondo un recente sondaggio dell’Istat i dati sulla disoccupazione femminile sono ulteriormente peggiorati.
 
Una situazione allarmante, sulla quale la collega Daniela Sbrollini ha presentato una proposta di legge, a cui ho dato la mia adesione, che prevede, tra le altre cose, il sostegno alla creazione di nuove imprese femminili attraverso la destinazione, a decorrere dall’anno in corso, di una quota non inferiore al 30 per cento del Fondo per la finanza d’impresa di cui all’articolo 1, comma 847, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
 
 
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pubblicata il 01 luglio 2011

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