Aumento delle accise sulla benzina: una decisione su cui va fatta chiarezza

08 luglio 2011

In data 28 giugno 2011 è stata pubblicata la determinazione del direttore dell’Agenzia delle Dogane n. 77579 con la quale è stato disposto un consistente incremento, per il periodo dal 28 giugno al 31 dicembre 2011, dell’aliquota dell’accisa sulle benzine e sul gasolio usato come carburante.
 
La decisione, si legge, è stata presa al fine di fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale, in relazione all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti a paesi del Nord Africa. Secondo le stime del Servizio Studi della Camera, che ho interpellato,  da tale aumento potrebbe derivare un maggior gettito per l’erario stimabile almeno intorno ai 900 milioni di euro per il semestre luglio-dicembre 2011: su base annua tale introito ammonterebbe ad almeno 1,8 miliardi di euro, un importo che vale quasi l'entità della manovra correttiva per il 2011, senza alcun controllo del Parlamento. Appare anche singolare la coincidenza temporale, per la  quale, in un colpo solo, è stato azzerato il beneficio che sarebbe derivato ai consumatori dalla diminuzione del prezzo del carburante verificatosi nell’ultimo mese.
 
Ho presentato per questo un’interrogazione a risposta in commissione ai ministri Tremonti, Romani e Maroni, sottoscritta anche dai colleghi Fluvi e Lulli, rispettivamente capigruppo del Pd nelle commissioni Finanze e Attività Produttive, perché sia fatta trasparenza sull’ennesimo prelievo forzoso dalle tasche di cittadini e imprese.
 
 
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pubblicata il 08 luglio 2011

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