Sfida a tutti i partiti: primarie per legge contro il porcellum

14 luglio 2011

Mentre si attende alla prova che la dirigenza di tutti i partiti più responsabili metta mano seriamente alla riforma dell'attuale legge elettorale, non possiamo correre il rischio che nel 2013 grazie al Porcellum si rinnovi un Parlamento di 'nominati'.
 
Per questo dopo aver sottoscritto l'appello dell'on. Parisi ad avviare con urgenza il cambio della legge elettorale, questa settimana ho sottoscritto una proposta di legge, primo firmatario l'on. Fioroni, che punta a istituire per legge le primarie per scegliere i candidati al Parlamento, a Presidente del Consiglio e quello della Regione, a Presidente di Provincia e a Sindaco.

La proposta, composta di 6 articoli, non impone obbligatoriamente le primarie, a differenza di quella gia' depositata da Veltroni. Partendo dalla considerazione che difficilmente le segreterie dei partiti cambieranno in tempo il Porcellum, essa invece sfida i partiti e i loro leader a scegliere di fare le primarie per evitare un nuovo Parlamento di nominati, approvando un apposito regolamento nella propria Assemblea nazionale. Altre novita' del disegno di legge: per garantire maggiore sicurezza e trasparenza, della  tenuta dell'albo degli elettori delle primarie saranno responsabili gli Uffici elettorali dei Comuni e, per svecchiare la classe dirigente, non saranno candidabili coloro che hanno raggiunto i 65 anni.

Su quest'ultima proposta, ho risposto con un comunicato all'on. Serracchiani, che aveva accusato il ddl di mirare alla decapitazione della dirigenza dei partiti ed in particolare del Pd, invitandola a sottoscrivere invece anche lei un'idea che ha il pregio di essere chiara e semplice per gli elettori, che chiedono prima di tutto azioni incisive di rinnovamento.

Sul coinvolgimento dei Comuni, vale la pena di rilevare che negli Stati Uniti i registri cui si iscrivono gli elettori democratici o repubblicani per partecipare alle primarie sono tenuti da pubblici funzionari esterni ai partiti, che sovrintendono anche al loro espletamento, e tali registri sono consultabili pubblicamente. Ho avuto occasione di apprenderlo direttamente, durante una cena insieme con altri colleghi mercoledì scorso, da David L. Alinsky, nostro ospite, figlio di Saul Alinsky, teorico del radicalismo americano e del 'community organizing'. Con lui abbiamo avuto modo di approfondire le influenze del pensiero del padre sulla campagna di Obama e inoltre il ruolo e l'organizzazione delle primarie negli Stati Uniti.

Sono convinta, dopo aver ascoltato dalla sua viva voce l'esperienza democratica delle primarie americane, ancor più di prima della necessita' di rafforzare questo strumento anche in Italia, rendendo le primarie, regolate in modo serio e chiaro, la chiave della partecipazione e della democrazia interna dei partiti.
 
 
mimetype SCARICA IL TESTO DEL PROGETTO DI LEGGE  (67 KB)

pubblicata il 14 luglio 2011

ritorna
 
  Invia ad un amico