Missioni internazionali, la Camera approva il rifinanziamento. Contingente italiano ridotto

04 agosto 2011

Nessuna riduzione di militari in Afghanistan, dove il contingente italiano - 4.200 soldati, il più alto di sempre - non viene toccato, ma dovrebbe subire un ridimensionamento a partire dall'inizio del 2012; tagli consistenti invece in Libano (700 militari in meno); per i militari impiegati per la missione militare in Libia (884); nei Balcani (271), dove per il primo semestre 2012 è già prevista una ulteriore riduzione di 59 unità.
 
Questo è quanto stabilisce il decreto di rifinanziamento delle missioni internazionali per il secondo semestre 2011 (nel caso della Libia il rifinanziamento è trimestrale) votato martedì scorso in via definitiva alla Camera con 493 sì, 22 no e 15 astenuti. Anche le opposizioni, con l'eccezione dell'Idv, hanno votato, con alcuni dissensi interni, a favore del decreto. Il provvedimento, che prevede riduzioni di personale per un totale di 2.028 unità secondo i dati forniti dalla Difesa, è stato modificato dalle commissioni Esteri e Difesa di Palazzo Madama nella parte che riguarda le risorse contro il parere del ministero del Tesoro.
 
Tra gli altri, uno dei nodi riguardava i fondi sulla cooperazione nelle zone in cui intervengono i nostri soldati. Il decreto stanzia il 96,2 % per le missioni e il 3,8% per la cooperazione nelle zone interessate, in particolare Afghanistan. L'importo del rifinanziamento è pari a 694 milioni, rispetto agli 811 del semestre scorso, con una riduzione di circa 120 milioni. Solo nel caso della Libia si passa da un costo di 142 milioni a 58 milioni.
 
 
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pubblicata il 04 agosto 2011

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