"Il risanamento dei nostri conti pubblici - precisa l'on. Rubinato che nel 2006 si era fatta promotrice dai banchi del Senato di un'iniziativa contro la retroattività degli indicatori economici introdotti dall'allora vice ministro Visco in ossequio ai principi dello statuto del contribuente - va fatto attraverso un'imposizione fiscale più semplice e più equa affiancata ad una ferrea lotta all'evasione. In questo Paese c'è chi lavora e produce onestamente e ha il diritto a pagare meno tasse e c'è chi diventa ricco accumulando soldi e patrimoni grazie all'evasione, se non addirittura al riciclaggio. C'è un'unica cosa che andrebbe fatta urgentemente: mettere in campo una seria riforma fiscale, con poche imposte, regole semplici, che agevolino sia i contribuenti che chi deve fare i controlli. Invece si continuano ad approvare nuovi balzelli e ad aumentare la pressione fiscale, violando i principi dello statuto del contribuente".
Per l'on. Benamati "il Pd deve sottrarsi al gioco, preferito da questo Governo di CentroDestra, di contrapporre lavoratori di serie A a lavoratori di serie B. Non si può accettare di far pagare i costi più alti del risanamento della finanza pubblica ai soliti noti, penalizzando a dismisura i ceti medi, contrapponendoli ai ceti popolari. Per uscire dalla crisi dobbiamo puntare al riordino istituzionale, alla lotta agli evasori ed anche ad un equa tassazione sui grandi patrimoni, e non solo sui redditi".