Uno sciopero soltanto simbolico

14 settembre 2011

Il sindaco di Roncade, l'on. Simonetta Rubinato, ha deciso di aderire al simbolico sciopero dei sindaci deciso dall'Anci nazionale. "Non si tratta di uno vero sciopero, perché in realtà non abbiamo alcuna intenzione di interrompere un servizio pubblico. Sarà solo un'ulteriore occasione per informare i cittadini, attraverso il sito del Comune, lo schermo in piazza del Comune Informa, la newsletter e delle locandine affisse negli uffici comunali, sulle conseguenze delle scelte sbagliate ed inefficaci di questo Governo" - spiega il primo cittadino -. "Ai pesanti tagli ai trasferimenti già stabiliti dalle precedenti manovre si aggiunge un ulteriore miglioramento dei saldi con l'aggravamento del patto di stabilità, che significherà lo stop ai cantieri ed ai pagamenti alle imprese, nonché meno servizi, meno interventi nel sociale, meno sicurezza. Il Governo centralista di centrodestra scarica ancora una volta la responsabilità della sua incapacità sui Comuni, l'unico comparto pubblico in avanzo e il cui stock di debito è pari ad appena il 2,4% del totale del debito pubblico italiano. Il che significa che come Comuni saremmo in grado di fare interventi per sostenere la crescita, essendo in regola con il dettato europeo, ma ci viene impedito da un Governo che mette le mani sulla nostra cassa a spese dei nostri concittadini".

Ma è un'adesione tiepida quella dell'on. Rubinato che invece alla fine del 2009 aveva sollecitato l'Anci del Veneto ad intraprendere iniziative più forti contro le manovre economiche del Governo, come l'invito a pagare le imprese per le opere pubbliche disobbedendo al Patto di stabilità. "Allora c'erano le condizioni politiche e finanziarie per costringere così il Governo a confrontarsi realmente con i sindaci, anche del Veneto, visto che Roma era stata esonerata dal Patto e coperta da centinaia di milioni di contributi straordinari. Lo sciopero di domani sarà invece un puro atto simbolico - spiega -, che vede i sindaci peraltro ancora divisi. E' significativo - per fare un solo esempio - che il presidente dell'Anci Veneto Dal Negro non vi aderisca, mentre il vicepresidente Tomasi sì. Credo sia arrivato il momento di aprire una riflessione sull'efficacia dell'azione di rappresentanza politica dell'Anci, bloccata anche a livello nazionale dalla perenne ricerca dell'unanimismo tra le diverse componenti politiche e dominata all'interno da logiche corporative che hanno trascurato da decenni i comuni medi e quelli veneti in particolare, penalizzati dalla spesa storica".

mimetype SCARICA IL COMUNICATO IN PDF


pubblicata il 14 settembre 2011

ritorna
 
  Invia ad un amico