L'Italia ratifichi il Protocollo opzionale contro la tortura

18 ottobre 2011

torturaDal 22 giugno 2006 è in vigore in sede internazionale il protocollo opzionale alla Convenzione Onu contro la tortura e altre pene e trattamenti crudeli, inumani o degradanti. Alla data del 6 ottobre 2011 il Protocollo opzionale risulta ratificato da 61 paesi, tra i quali 16 Stati membri dell’Unione europea (Bulgaria, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito). L’Italia ha firmato il Protocollo opzionale il 20 agosto 2003, ma non ha ancora provveduto alla sua ratifica, nonostante le raccomandazioni delle Commissione delle Nazioni Unite contro la tortura e del Consiglio dei diritti umani dell’Onu.
 
Con un disegno di legge, che ho sottoscritto, il collega Matteo Mecacci mira a promuovere al più presto la ratifica del Protocollo in esame da parte dell’Italia al fine di contribuire alla pronta esecuzione delle misure ivi previste. La necessità di tali misure e sistemi di garanzia è resa ancor più evidente dalla realtà della situazione internazionale, in cui si verificano gravi violazioni dei diritti umani, alla cui prevenzione è finalizzato proprio il sistema proposto dal Protocollo opzionale.
 
 
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pubblicata il 18 ottobre 2011

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