Bonifica dei siti contaminati dall'amianto: il ministro Balduzzi annuncia una conferenza governativa

02 marzo 2012

amianto_bonificaNonostante siano passati quasi venti anni dall'approvazione della legge 27 marzo 1992, n. 257, si stima che nel nostro Paese ci siano ancora tra i 30 e i 40 milioni di tonnellate di materiale contaminato che debbono essere smaltite. A rendere fallimentare lo smaltimento dell'amianto sono gli elevati costi delle procedure, così come la quasi totale mancanza di discariche dedicate alla gestione di tale materiale, il che fa sì che solo il 40 per cento venga smaltito in Italia, mentre il restante 60 per cento all'estero. La gravità sociale degli effetti derivanti dalla presenza dell'amianto in ancora troppi ambienti pubblici e privati si scontra con un complessivo ritardo e una sorta di colpevole disattenzione nell'azione dello Stato e delle diverse amministrazioni territoriali.
 
La collega Margherita Miotto ha presentato un’interpellanza, da me sottoscritta, per chiedere al Governo quali iniziative urgenti intenda assumere per far sì che venga costituita una cabina di regia a livello nazionale, che non solo coordini la bonifica del territorio dall'amianto ma provveda anche a completare entro breve tempo la mappatura territoriale dei siti contaminati. Il Ministro della salute, Renato Balduzzi, rispondendo in aula giovedì scorso all’interpellanza, ha annunciato nuove iniziative da parte del Governo, tra le quali la convocazione della Seconda conferenza nazionale governativa sull’amianto, annuncio accolto con soddisfazione dagli interpellanti.
 
 
mimetype LEGGI IL TESTO DELL'INTERPELLANZA  E LA RISPOSTA DEL GOVERNO

pubblicata il 02 marzo 2012

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