Dismissione e valorizzazione del patrimonio pubblico per abbattere il debito pubblico

18 aprile 2012

crisiAnche se il 2013 dovrebbe segnare lo stop nel percorso di crescita dell'indebitamento pubblico, il debito accumulato, che ha raggiunto a fine 2011 l’impressionante cifra di circa 1.935 miliardi di euro, mette a rischio la stabilità del Paese. Il tema che si pone con urgenza è di intervenire con rapidità sul debito adottando misure che non deprimano l'economia e garantiscano la coesione sociale.
 
Accanto all’interpellanza precedentemente menzionata, il collega Gianluca Benamati ha così preparato una proposta di legge, cui ho concorso anch’io, la quale individua come scelta strategica per abbattere il debito pubblico la dismissione e valorizzazione di quella parte del patrimonio pubblico che non è essenziale per lo svolgimento delle funzioni fondamentali di Stato e amministrazioni locali. Si tratta di un patrimonio quantificato da importanti Istituti di ricerca privati in circa 400 miliardi di euro, di cui 100 miliardi prontamente vendibili.
 
 
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pubblicata il 18 aprile 2012

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