Serve un piano energetico nazionale per uno sviluppo più equilibrato

28 aprile 2012

penLa mancanza di una seria politica di pianificazione energetica sta provocando pesanti conseguenze sullo sviluppo del nostro Paese, anche in termini di competitività. Basti notare come i prezzi dell’energia elettrica pagati dalla piccola e media industria in Italia siano superiori del 30 % rispetto alla media europea (con riferimento al primo semestre 2011). Anche per le famiglie il costo è alto, considerato che è maggiore quasi del 20% rispetto a quanto pagano le famiglie in altri paesi europei. Nonostante negli ultimi due anni sia stata operata una promozione delle fonti rinnovabili che ha portato a raggiungere nel 2012 una capacità di produzione di poco inferiore agli obiettivi previsti per il 2020 di 100 TWh, l’approccio complessivo al problema energetico è ancora del tutto insoddisfacente.
 
Per questo motivo, su iniziativa del collega Gianluca Benamati, abbiamo depositato un’interpellanza con cui chiediamo al ministro dello Sviluppo economico di sapere quali iniziative il Governo intenda adottare per dotare il Paese di un piano energetico nazionale che produca uno sviluppo più equilibrato e più conveniente del sistema energetico italiano, a beneficio delle imprese e dei cittadini.
 
 
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pubblicata il 28 aprile 2012

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