Per ridurre il debito occorre dismettere quote del patrimonio pubblico

09 giugno 2012

corte_contiLa scorsa settimana la Corte dei Conti ha sottolineato come vada “ripreso con maggiore continuità e convinzione il processo volto a realizzare un abbattimento significativo del debito, attraverso la dismissione di quote importanti del patrimonio mobiliare ed immobiliare in mano pubblica”. Anche il Governatore della Banca d’Italia il 31 maggio scorso, nella sua relazione annuale, ha affermato che “i margini disponibili per ridurre il debito anche con la dismissione di attività in mano pubblica vanno utilizzati pienamente”.
 
Nell'attuale situazione di elevatissima pressione fiscale e di forte recessione questa operazione è fondamentale per uscire dalla crisi,  in un percorso che veda anche una seria operazione di revisione della spesa e dei conti pubblici, insieme con interventi strutturali e riforme profonde. Solo così possono crearsi le condizioni per riavviare un ciclo economico positivo che favorisca la stabilizzazione e la crescita del Paese, ma soprattutto per liberare risorse preziose per i cittadini e le famiglie. Su questo con il collega Benamati ho presentato un’interpellanza urgente, in cui chiediamo al Governo di  sapere quali iniziative abbia in programma in tal senso.
 
 
mimetype LEGGI IL TESTO DELL'INTERPELLANZA

pubblicata il 09 giugno 2012

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