Made in Italy: il Ministero ha inviato direttive alla Simest per tutelare il nostro agroalimentare

30 giugno 2012

made_italyIl Ministero dello sviluppo economico ha risposto all’interrogazione che ho presentato assieme al collega Nicodemo Oliverio (clicca qui) per chiarire la strategia di finanziamento all’estero della Simest, società a partecipazione pubblica, a favore di imprese che commercializzano prodotti con una falsa identità di origine, con particolare riferimento al Parmacotto, dopo la denuncia fatta dal Coldiretti, sostenuta da numerosissimi ordini del giorno approvati anche nei nostri consigli comunali. Nel mese di marzo scorso, si legge nella risposta (clicca qui), il Ministero ha emanato direttive alla Simest volte a contrastare ed evitare la pratica dell’ “italian sounding” (letteralmente ‘suono italiano’, fenomeno per cui un prodotto viene rinominato in modo che il nome, appunto, ‘suoni’ italiano), attuando un piano di maggiore tutela del settore agroalimentare e del consumatore. Le direttive prevedono la revoca delle partecipazioni Simest a quelle imprese che, per le proprie iniziative di internazionalizzazione, pur usufruendo del supporto pubblico, pongano in essere pratiche commerciali in grado di indurre in errore i consumatori. Per quanto riguarda la società Parmacotto, il Ministero ha precisato che l’investimento della Simest è finalizzato a sostenere il piano di sviluppo che prevede la realizzazione di alcune ‘prosciutterie’ e di uno stabilimento per l’affettamento di prodotti italiani destinati al mercato americano. La Parmacotto – si riferisce nella risposta - ha inoltre comunicato che nello store di New York vengono commercializzati prodotti tipici di salumeria italiana, la cui importazione è permessa dalle competenti autorità americane. In ogni caso la predetta società ha precisato di non produrre salumi al di fuori dei confini italiani. Infine il Ministero ha rammentato che l'attività della Simest viene relazionata annualmente al Parlamento ed in tale sede il Ministero dello sviluppo economico provvederà ad evidenziare gli esiti dei controlli effettuati sulle operazioni di partecipazione con particolare riferimento al settore agroalimentare. Di quanto sopra ho relazionato il Presidente provinciale della Coldiretti di Treviso (clicca qui), informando anche i numerosi sindaci della provincia di Treviso che mi avevano trasmesso gli ordini del giorno approvati su questo tema dai rispettivi consigli comunali.

Con l’occasione vi allego anche
la risposta – da ultimo pervenuta da parte del Ministero - ad altra interrogazione sulla Simest Spa (clicca qui) che avevamo presentato nel novembre scorso insieme ai colleghi Beretta e Laratta.


pubblicata il 30 giugno 2012

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