Materne paritarie: allarme giustificato

04 luglio 2012

L'allarme lanciato dalla Fism in merito alla chiusura di 13 scuole materne del Veneto è stato prontamente raccolto dall'on. Simonetta Rubinato che ha depositato stamane alla Camera un'interrogazione ai Ministri dell'economia e dell'istruzione, firmata anche dai colleghi Fogliardi, Sbrollini, Viola, Baretta, Benamati, Rosato e Strizzolo. "Considerato che il Governo sta predisponendo il bilancio di previsione per il 2013 - spiega la deputata del Pd - chiedo che provveda con urgenza al reintegro delle risorse a favore delle scuole paritarie, almeno nella misura stanziata nel 2012, ovvero 511,2 milioni di euro, visto che ad oggi per gli anni 2013 e 2014 risultano iscritti soltanto 278,6 milioni di euro. E' una misura necessaria per consentire a tali istituzioni una regolare programmazione del servizio scolastico, per evitare così al nostro territorio di perdere una risorsa fondamentale per le famiglie e di provocare un'emergenza educativa, sociale ed occupazionale oltre che per salvaguardare gli obiettivi di allargamento del servizio della scuola dell'infanzia stabiliti dallo stesso Ministero dell'istruzione". La stessa direzione dell'Ufficio Regionale Scolastico del Veneto - come ricorda la parlamentare - ha comunicato di recente al MIUR di non essere in grado di accogliere, nell'ambito del contingente assegnato per l'anno scolastico 2012/13, le numerose richieste di istituzione di nuove sezioni statali, per soddisfare le quali sarebbero necessari almeno 98 posti in più di docenti rispetto a quelli già autorizzati.

Nell'interrogazione depositata dall'on. Rubinato si chiede anche al Governo di prevedere che le somme corrisposte dalle famiglie a titolo di retta o contributo per la frequenza delle scuola dell'infanzia paritarie possano essere almeno in parte detratte ai fini Irpef a partire dei contribuenti residenti nelle regioni in cui gli istituti statali coprono meno del 50 per cento dell'offerta formativa. "Infine per quanto riguarda queste regioni, come il Veneto, in cui queste scuole coprono il 67% dell'offerta scolastica - precisa la parlamentare veneta - abbiamo chiesto al Governo di prevedere che i contributi erogati da Regione e Comuni per consentire il funzionamento delle scuole paritarie e per calmierare le rette a carico delle famiglie, non vengano computati - almeno in parte - ai fini del rispetto del patto di stabilità. Questo potrebbe garantire alle Amministrazioni di incrementare gli stessi contributi evitando altre probabili chiusure".

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pubblicata il 04 luglio 2012

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