"Gli evasori fiscali, oltre a minare la credibilità del nostro Paese all'estero, danneggiano i contribuenti onesti impedendo una equa riduzione della pressione fiscale. Bene ha fatto quindi il premier Monti a definire la lotta all'evasione come uno stato di guerra. Per uscirne vincitori, il Governo deve usare tutti i mezzi che ha a sua disposizione, non solo contro le piccole partite Iva, ma soprattutto contro i grandi evasori, che siano persone fisiche o società come gli istituti di credito che attraverso l'elusione fiscale sottraggono al fisco milioni di euro. Prendiamo esempio dagli altri Paesi, come l'accordo di cooperazione con la Svizzera in materia di tassazione dei capitali italiani lì esportati, che secondo stime prudenziali ammonterebbero ad almeno 160 miliardi di euro, e la pubblicazione su web dei nomi dei maxi evasori, comprese le società e i loro amministratori". Ad affermarlo è l'on. Simonetta Rubinato, deputata del Pd in Commissione Bilancio alla Camera, che proprio su questi due temi ha già presentato due ordini del giorno accolti dal Governo Monti con il decreto SalvaItalia e prima dal Governo Berlusconi con il milleproroghe del febbraio 2011 e ancora non attuati.
"La mia proposta di pubblicare su web i nomi dei maxi evasori, perseguibili anche penalmente - osserva la parlamentare del Pd - è stata criticata da molti come gogna mediatica, ma sono stata buona profeta visto la Gran Bretagna ha deciso di pubblicare addirittura le foto di tutti gli evasori (clicca qui). Forse che il Paese di Sua Maestà la Regina Elisabetta è meno democratico e liberale del nostro? Non credo. Poiché la trasparenza delle informazioni in materia di risorse pubbliche - purché corretta - è prezioso strumento di legalità, efficienza e democrazia, non si tratta di mettere alla gogna gli evasori, ma di promuoverla anche in materia fiscale per innescare fisiologici meccanismi di riprovazione sociale".
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