Approvata la delega fiscale, in attesa di una vera riforma del sistema

16 ottobre 2012

fiscoCon 356 voti a favore, 60 contrari e 9 astensioni, l'aula della Camera, nella seduta di venerdì 12 ottobre, ha approvato il disegno di legge che assegna al governo la delega per la riforma fiscale. Il testo passa all'esame del Senato. In mattinata era stata concessa dall'assemblea la fiducia sul quarto articolo del provvedimento. Il giorno precedente l'assemblea di Montecitorio aveva concesso la fiducia sui primi due articoli, nel testo varato dalla commissione Finanze, nonché sul maxiemendamento dell'esecutivo all'articolo 3, in cui è stato reintrodotto l'accorpamento dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato con l'Agenzia delle dogane e dell'Agenzia del territorio con l'Agenzia delle entrate, secondo quanto previsto dall'esecutivo già con le norme sulla spending review. La commissione Finanze aveva deciso diversamente, ma la Ragioneria generale dello Stato e la commissione Bilancio avevano espresso riserve accolte infine dal Governo.
 
La mia opinione – e quella di molti colleghi della Commissione finanze - è tuttavia che si sia sprecata un’occasione per rendere il rapporto fisco-contribuente più sereno e costruttivo: una rinnovata lealtà e correttezza reciproca tra Stato e cittadini, unita ad una seria lotta alla vera evasione ed elusione fiscale, allentando invece i controlli formali e diminuendo gli adempimenti richiesti, nel lungo periodo farebbe aumentare le entrate e renderebbe più appetibile il sistema paese agli investitori stranieri. L’unica maniera per finanziare la nascita di un nuovo rapporto di correttezza è sempre la stessa e cioè la riduzione degli sprechi della Pubblica Amministrazione ed una legislazione meno complicata ed soprattutto meno  ambigua.
 
 
mimetype LEGGI LA NOTA DI SINTESI SULLA DELEGA FISCALE 

pubblicata il 16 ottobre 2012

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