La pillola abortiva RU486 alla luce della legge 194

10 aprile 2010

Dopo la presa di posizione dei neo Presidenti di Veneto e Piemonte, rispettivamente Zaia e Cota, sulla pillola abortiva RU486, si è aperto un dibattito nel quale è intervenuta anche l’on. Simonetta Rubinato che ha richiamato quanto prevede la legge 194.

E in particolare l’art. 1, il quale stabilisce che “lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. L'interruzione volontaria della gravidanza non e’ mezzo per il controllo delle nascite. Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite”.

Nell’ambito di queste direttive va contestualizzato il dibattito sulla pillola RU486. Un tema scottante che interpella le coscienze, e in particolare chiama in causa tutte le agenzie educative, in modo speciale la famiglia e la Chiesa, per far comprendere che l’aborto e la pillola abortiva non sono dei diritti: l’unico diritto è quello della vita.

A tal proposito è utile rileggere l’intervista rilasciata da Norberto Bobbio al Corriere della Sera, l’8 maggio 1981. Posizione totalmente condivisa dall’on. Rubinato come testimonia un suo intervento, quando era componente del Senato, pubblicato in occasione della presentazione di una mozione sulla legge 194 sottoscritta da tutte le senatrici del Partito Democratico.

 

LEGGI L'ARTICOLO PUBBLICATO SU "LA TRIBUNA DI TREVISO" DEL 3 APRILE INERENTE IL DIBATTITO SULLA RU486 »

 

mimetype CONSULTA LA DICHIARAZIONE DELLA SENATRICE SIMONETTA RUBINATO SUL TEMA DELL'ABORTO  (90 KB)


pubblicata il 10 aprile 2010

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