Revisione Tares: accolto ordine del giorno

22 gennaio 2013

Il Governo ha accolto oggi, durante l'approvazione alla Camera del disegno di legge di conversione del decreto legge 14 gennaio 2013, n. 1, l'ordine del giorno presentato dall'on. Simonetta Rubinato (Pd), con cui si impegna ad assumere con urgenza le iniziative necessarie a rimediare al pasticcio creato dall'entrata in vigore della Tares, il nuovo tributo per il servizio di raccolta rifiuti che prevede anche una maggiorazione, pari ad almeno 35 euro a famiglia, per finanziare i servizi indivisibili. "Il rinvio del pagamento della prima rata a luglio 2013, approvato la scorsa settimana dal Senato - spiega la parlamentare - non risolve i problemi. Anzi, li complica ulteriormente, perché le famiglie e le imprese si troveranno a pagare un vero e proprio salasso, aggiuntivo all'Imu, mentre le aziende che gestiscono il servizio di raccolta dei rifiuti per conto dei Comuni, dovendo attendere dieci mesi per incassare la prima rata, si troveranno con gravi problemi di bilancio. Un intervento legislativo urgente è quindi motivato dalla necessità di porre rimedio ai rilevanti problemi applicativi ed organizzativi e dall'urgenza di evitare un'emergenza rifiuti a livello nazionale".
Ma l'ordine del giorno va oltre la questione applicativa: "Accogliendolo il Governo ha ammesso la necessità di un radicale ripensamento della Tares nell'ambito di una revisione complessiva del federalismo municipale - precisa l'on. Rubinato -. Tenuto conto del regime sperimentale in atto per l'Imu, estesa anche all'abitazione principale, si dovrà evitare il rischio di far pagare, con la maggiorazione sulla tariffa per i rifiuti, calcolata in base ai metri quadri degli immobili, alle famiglie residenti e alle imprese due volte gli stessi servizi indivisibili, come l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade e le aree verdi".
"Anche perché - conclude la deputata del Pd - a fronte di maggiori imposte pagate dai cittadini non ci sarà alcun beneficio sul miglioramento della qualità di questi servizi, visto che gli enti locali subiranno la decurtazione di un importo, equivalente ai corrispondenti introiti, sui trasferimenti erariali dovuti ai Comuni da parte dello Stato".

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pubblicata il 22 gennaio 2013

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