La Tares va rinviata per rivederla in toto

19 marzo 2013

taresLunedì 18 marzo scorso ho inviato al Presidente del consiglio Mario Monti una lettera (clicca qui), sottoscritta da altri quindici deputati, per chiedere al Governo di assumere con urgenza un provvedimento di rinvio al 1° gennaio 2014 dell’entrata in vigore della Tares, il nuovo tributo sui rifiuti e servizi, la cui prima rata è prevista in scadenza per il 1° luglio prossimo, come richiesto anche dal Presidente dell’Anci, al fine di creare le condizioni che consentano la sua cancellazione nell’ambito di una revisione complessiva, da parte del nuovo Parlamento, del federalismo municipale.
 
Facendo nostro il grido di allarme dei Comuni e dei gestori del servizio rifiuti per le ricadute negative in termini finanziari e gestionali, preoccupati altresì per l’ulteriore aggravio che il pagamento della Tares comporterà a luglio a carico di famiglie ed imprese, già così duramente provate dalla crisi economica ed occupazionale in atto, in questo modo abbiamo sollecitato il Governo a dare seguito all’impegno già assunto con l’accoglimento dell’ordine del giorno che ho presentato in Aula il 22 gennaio scorso (clicca qui). All’iniziativa ha dato una bella evidenza Il Sole 24 Ore (clicca qui). E io stessa ho personalmente invitato il segretario Bersani a farla propria.

pubblicata il 19 marzo 2013

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