Tares, da 5 Stelle solo promesse

26 marzo 2013

L'on. Simonetta Rubinato, che già due settimane fa si era fatta promotrice di una lettera, sottoscritta da altri 15 deputati, tra cui la collega Casellato, inviata al premier Mario Monti e ai ministri Clini, Grilli e Cancellieri per chiedere il congelamento dell'entrata in vigore della Tares, ha avuto la conferma della condivisione dell'obiettivo da parte di Pierluigi Bersani, impegnato in queste ore nelle trattative per dare un Governo al Paese. "Siccome ho appreso che i parlamentari trevigiani del Movimento 5 Stelle appoggiano la protesta dei sindaci, ricordo loro - precisa la deputata del Pd e sindaco di Roncade - che senza un Governo con pieni poteri non sarà possibile bloccare questo tributo. E le loro promesse rimarranno soltanto parole".
L'on. Rubinato, il 22 gennaio scorso, dopo aver visto respinti i suoi emendamenti in commissione Bilancio per eliminare la Tares, aveva presentato in Aula un ordine del giorno accolto dal Governo che riconosceva la necessità di rivedere completamente questo nuovo tributo. Oggi, a quella prima iniziativa, è seguita la presentazione alla Camera di una mozione da parte del Pd, che chiede il rinvio dell'entrata in vigore della Tares al prossimo anno, rinvio urgente per più motivi. "Innanzitutto - spiega la deputata - c'è la necessità di garantire le entrate ordinarie per il servizio di raccolta rifiuti, evitando di far scoppiare un'emergenza nazionale igienico-sanitaria. Poi, prima di luglio, bisogna rivedere ed eliminare la maggiorazione da 0,30 a 0,40 euro a metro quadro, calcolata sulla superficie degli immobili, prevista dallo Stato per coprire i costi di alcuni servizi erogati dai Comuni, come l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade e aree verdi, per evitare che cittadini e imprese, che già versano l'Imu anche sull'abitazione principale, paghino due volte per gli stessi servizi".

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pubblicata il 26 marzo 2013

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