I miei auguri per una Pasqua di serenitŕ e speranza

30 marzo 2013

auguri
 
Mentre si avvicina la Santa Pasqua ripenso alle tante persone che da qualche tempo a questa parte incontro in municipio (o mi scrivono in facebook da altre parti d’Italia) perché hanno perso il lavoro e non sanno più come fare per pagare le bollette, il mutuo e l’affitto, la mensa e il trasporto scolastico per i figli, addirittura i generi alimentari…
La situazione appare drammatica: non abbiamo come Comuni adeguati strumenti normativi e risorse per far fronte all’emergenza. Inoltre lo stallo politico ed istituzionale a livello nazionale non lascia intravedere neppure la possibilità di un piano a breve e medio termine per liberare, sia nel settore pubblico che in quello privato, i capaci ed i meritevoli dai freni alla crescita (quali corruzione, burocrazia, norme antiquate, enorme pressione fiscale, patto di stabilità). Favorire chi è virtuoso, chi ha spirito di intrapresa e può creare occupazione per sé e per gli altri è infatti l'unica strada che ci permetterà di superare questa crisi in modo socialmente sostenibile. Senza crescita, infatti, non vi sarà nessun investimento, nessun nuovo posto di lavoro; senza crescita non ci saranno le risorse sufficienti da investire nella formazione, nella sanità, nell’assistenza per i deboli.
Il Paese invece appare bloccato, intrappolato in un circolo vizioso, sospeso nel vuoto. Le forze politiche non sembrano aver compreso che non c’è più tempo da perdere mentre “i mercati infuriano, le cancellerie s’allertano, le imprese fuggono, i disoccupati crescono” (clicca qui). Eppure non ci possiamo più permettere il lusso di chiudere gli occhi d i fronte alla realtà. Anche perché c’è una domanda di governo che sale dalla stragrande maggioranza di tutti i cittadini.
Siamo nelle mani del Presidente della Repubblica, confidiamo nel suo equilibrio e nella sua saggezza, ma non basterà.
La condizione fondamentale per guarire i mali del nostro Paese è ripristinare la fiducia: nei vertici politici e nelle istituzioni, nella forza economica e sociale della nostra comunità nazionale, nelle nostre capacità e possibilità. Siamo ad un bivio: o rassegnazione o rilancio, o declino o nuova fase costituente. Per questo è fondamentale che chi ha responsabilità di guida dell’Italia come classe dirigente (politica, amministrativa, giurisdizionale, economica, sindacale, culturale e sociale) dimostri rinnovata onestà, una nuova decenza, la forza di guardare in faccia la realtà e il coraggio di intraprendere sentieri nuovi con risolutezza e trasparenza, abbandonando conservatorismi di destra e di sinistra e vecchie logiche di potere, ripristinando la giustizia nelle prestazioni tra Stato e cittadini.
Possiamo guarire i mali del nostro Paese solo se tutti assumiamo finalmente una semplice regola: ognuno di noi deve fare di più per il bene comune dell'Italia, iniziando da se stesso, in proporzione alle sue possibilità e responsabilità.

Con questo spirito vi porgo i miei auguri affinché la Pasqua rinnovi in noi la speranza di costruire un futuro di benessere per tutti e per i nostri giovani e bambini in particolare.


Simonetta

pubblicata il 30 marzo 2013

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