Spiragli di luce sulla Ditec

23 maggio 2013

Spiragli di luce sulla crisi della Ditec. La notizia è arrivata ieri alle Rsu: la multinazionale svedese Assa Abloy, proprietaria dello stabilimento di Quarto d'Altino che produce porte automatiche, ha comunicato che non intende per ora avviare l'annunciata richiesta di cassa integrazione. Anzi, nei prossimi mesi sono previsti gli straordinari per far fronte agli ordinativi.

A tirare un sospiro di sollievo, oltre ai lavoratori e le loro famiglie, sono Silvia Conte e Simonetta Rubinato, sindache di Quarto d'Altino e Roncade, che per difendere il sito produttivo della Ditec ad aprile 2012 hanno acquistato un'azione a testa della multinazionale e sono volate a Stoccolma per l'assemblea sociale. "Possiamo a ragione parlare di una prima importante vittoria dei lavoratori e delle istituzioni locali - commentano - impegnati in una battaglia che ci ha visti protagonisti di numerose iniziative, l'ultima delle quali la presentazione in Parlamento di una proposta di legge che regolamenta le delocalizzazioni tutelando il know how delle nostre imprese italiane".

Conte e Rubinato sono convinte che la battaglia non sia però finita. "Il 2013 è salvo - commentano - ma ora dobbiamo sfruttare a nostro vantaggio il fatto di aver guadagnato ulteriore tempo in questa vertenza. Il nostro obiettivo è convincere gli amministratori dell'Assa Abloy a ritirare il piano di delocalizzazione".

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pubblicata il 23 maggio 2013

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