Dal Papa con i lavoratori della Ditec

05 giugno 2013

"Dall'incontro con Papa Francesco traiamo la forza e la speranza per continuare la battaglia a fianco dei lavoratori della Ditec e di tante altre aziende che oggi pagano sulla propria pelle le conseguenze di quella che il Pontefice, nel suo discorso, ha definito la ‘cultura dello scarto'. Compito della politica è rimettere al centro dello sviluppo la dignità degli uomini e delle donne, che troppo spesso vengono scartati dalla logica del profitto a tutti i costi, come fossero dei rifiuti". Lo affermano le sindache di Quarto d'Altino e Roncade, Silvia Conte e Simonetta Rubinato che, assieme alla rappresentanza dei lavoratori dello stabilimento Ditec e delle organizzazioni sindacali giunti a Roma in pullman, al sindaco di Marcon, Andrea Follini, e altri esponenti delle istituzioni locali, hanno preso parte all'udienza in piazza San Pietro.

Nei suoi saluti, il Santo Padre ha ricordato anche la rappresentanza dei lavoratori delle ditte operanti nel Veneto con il Patriarca di Venezia, mons. Moraglia. "Le parole di Papa Francesco - confessano le sindache - sono state forti e toccanti e ci hanno fatto comprendere come egli sia particolarmente vicino ai drammi che oggi vivono tante famiglie colpite dalla crisi e dalla mancanza del lavoro. Al tempo stesso ci indicano la prospettiva, da noi condivisa, di un nuovo modello di sviluppo sostenibile che tenga conto della dimensione sociale e ambientale".

La delegazione dei lavoratori ha fatto omaggio al Papa di un crocefisso in lamina di ottone ed acciaio. "Un grazie lo vogliamo rivolgere al patriarca Moraglia e alla Pastorale del lavoro - concludono Silvia Conte e Simonetta Rubinato - per la loro concreta vicinanza ai lavoratori e alle famiglie"

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pubblicata il 05 giugno 2013

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