Intervenga il Ministro Cancellieri nel caso Stafa

12 luglio 2013

giustiziaGiovedì 11 luglio scorso ho depositato alla Camera un'interrogazione al Ministro della Giustizia, Cancellieri (clicca qui), a seguito della sentenza con cui la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la condanna all'ergastolo per Naim Stafa, il 39enne albanese considerato l'istigatore del massacro dei coniugi Pellicciardi. Un rinvio che, se non interverrà la sentenza definitiva entro la prossima primavera, potrebbe far tornare in libertà Stafa. Sarebbe un drammatico fallimento per la giustizia, con ricadute devastanti nel rapporto tra Istituzioni e cittadini. Ci sono compiti che solo lo Stato può svolgere. Uno di questi è quello di amministrare la giustizia e se ciò non accade viene minata la fiducia che i cittadini hanno nelle istituzioni. Il punto non è “ergastolo sì o ergastolo no” a Stafa, il punto è avere in tempi ragionevoli una sentenza giusta per le vittime e la certezza della pena per la responsabilità già accertata di uno dei colpevoli di un delitto efferatissimo.

Visto che assistiamo per la seconda volta alla censura da parte della Cassazione, per gli stessi motivi, della sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Venezia, senza contare che in Cassazione c'è stato un ulteriore rinvio di qualche mese per carenze organizzative interne, nell’interrogazione ho chiesto “se il Governo sia a conoscenza della vicenda riportata dalla stampa; se e quali iniziative il Ministro intenda assumere, anche sul piano normativo processuale, per evitare che possano ripetersi simili circostanze ed accadimenti posto che occorre garantire la certezza della pena e che si giunga alle sentenze definitive prima della scadenza dei termini di carcerazione in vicende come quella descritta in premessa”.

L’interrogazione è stata sottoscritta anche dal capogruppo del Pd in Commissione Giustizia, Valter Verini e conto che sia calendarizzata quanto prima nei lavori della Commissione.


pubblicata il 12 luglio 2013

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