Dal Decreto legge ‘Lavoro – Iva' incentivi all'occupazione giovanile e rinvio dell'aumento dell'aliquota ad ottobre

14 agosto 2013

occupazione_giovanileMercoledì 7 agosto l’Aula della Camera ha dato il proprio sì definitivo al dl Lavoro-Iva. Il testo è stato approvato con 265 sì e 118 no; contro si sono espressi M5S e Sel, mentre Lega ed FdI non hanno partecipato alla votazione. Cruciale per l’esito positivo una lunga riunione della commissione, che ha stabilito che le correzioni al testo approvato a Palazzo Madama e non comunicate tempestivamente dal presidente del Senato fossero formali (e non sostanziali), dando così il via al voto.
Si tratta di un pacchetto di primi interventi urgenti finalizzato in particolare alla promozione dell'occupazione, soprattutto per i giovani tra i 18 e i 29 anni, e al rinvio dal 1° luglio al 1° ottobre del termine dell’aumento dell’aliquota ordinaria dell’Iva dal 21 al 22%. Per una sintesi delle principali misure previste dal Decreto legge vi invito a leggere questo articolo de La Stampa (clicca qui).

Il provvedimento estende inoltre la sperimentazione in corso dal 2012 in 12 città sopra i 250.000 abitanti della nuova carta acquisti, c.d. social card, a tutto il Sud, finanziandola con 167 milioni di euro nel biennio 2014-2015. Su questo tema ho presentato un mio ordine del giorno (clicca qui), accolto dal Governo, che lo impegna a valutare, già in occasione della prossima legge di stabilità, l'estensione dell'utilizzo della nuova social card anche nei comuni piccoli e medi di tutto il territorio nazionale, oltre ad altre forme di sostegno del reddito dei cittadini che versano in condizioni di grave indigenza, raccogliendo anche la proposta di introduzione progressiva del Reis (reddito di inclusione sociale) (clicca qui) per contrastare la povertà assoluta avanzata dalle Acli in collaborazione con la Caritas italiana. Secondo i recenti dati diffusi dall'ISTAT, nel 2012, le persone in povertà relativa sono risultate pari al 15,8 per cento della popolazione, ovvero 9 milioni e 563 mila, mentre quelle in povertà assoluta risultano pari all'8 per cento, ovvero 4 milioni e 814 mila. Il finanziamento del progetto lanciato dalle Acli si stima potrebbe avrebbe un impatto a regime sul Pil dello 0,34 per cento, mentre oggi il nostro Paese spende per il contrasto alla povertà circa lo 0,1 per cento del Pil, quando in Europa la media è lo 0,4 per cento, dunque il quadruplo.
L’impegno oggetto del mio ordine del giorno è stato indirettamente confermato nei giorni successivi dal Ministro del lavoro Enrico Giovannini, che dalle colonne dell’Avvenire (clicca qui) ha annunciato per la metà di settembre una prima proposta sul reddito di inclusione, la cui mancanza ha spinto in questi anni a creare dei "surrogati" non sempre corretti, come le pensioni d’anzianità e la mobilità lunga.

Sul tema occupazione, ho inoltre sottoscritto l’ordine del giorno (clicca qui) a prima firma del collega on. Antimo Cesaro, che impegna il Governo a valutare l’opportunità di adottare iniziative anche di tipo legislativo volte a limitare il fenomeno della cosiddetta “disoccupazione intellettuale”, con particolare riferimento alla popolazione attiva compresa nella fascia d'età tra i 30 e i 35 anni e di alta scolarizzazione, anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020.

pubblicata il 09 agosto 2013

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