Il Consiglio dei Ministri dà il via libera al decreto sul femminicidio

09 agosto 2013

violenza_donneLo scorso 8 Agosto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il provvedimento con cui s’intende inasprire le pene per chi persegue atti di violenza e persecuzione sulle donne. Il decreto arriverà alla Camera a partire dal 20 agosto.

Il decreto legge dal titolo “Prevenzione e contrasto della violenza di genere” è stato presentato dai Ministri dell’interno Angelino Alfano, del lavoro e politiche sociali, Enrico Giovannini e della giustizia, Annamaria Cancellieri e va finalmente a colmare un pericoloso vuoto legislativo. Oltre al tema del femminicidio, il decreto mira a rendere più incisivi gli strumenti della repressione penale dei fenomeni di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e di atti persecutori (stalking).

Il decreto si compone di 13 articoli (clicca qui), specificando le situazioni in cui le pene andranno incontro a un ulteriore inasprimento, come quando i maltrattamenti familiari si verificano in presenza di minori o su donne in stato di gravidanza. Tra le novità più importanti introdotte dal testo vi è, a proposito di stalking, l’irrevocabilità della querela – per cui nel momento in cui la querela viene presentata non potrà più essere ritirata - l’arresto in flagranza obbligatorio in caso di maltrattamenti su familiari e conviventi e la possibilità per gli inquirenti di raccogliere informazioni e testimonianze in modalità protetta, in modo che la vittima possa essere interrogata anche in assenza del compagno.

Il provvedimento arriva in un momento in cui l’opinione pubblica è particolarmente colpita da eventi drammatici di violenza sulle donne. che sono purtroppo all’ordine del giorno, mentre la società civile si sta sempre più mobilitando su questo tema. Vorrei qui menzionare la bella iniziativa promossa a Treviso dalla CNA attraverso una raccolta di firme partita lo scorso 19 luglio (clicca qui). L’obiettivo è quello, una volta raccolte le firme, di consegnarle alla Presidente della Camera, Laura Boldrini.

pubblicata il 09 agosto 2013

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