Indipendenza Veneto, parola ai cittadini

18 settembre 2013

"Pur comprendendo le ragioni giuridiche alla base della scelta del gruppo consiliare del Pd di aderire al rinvio della proposta di referendum in commissione, credo che politicamente sia un errore. Perché il Partito democratico non può essere contrario a che la gente possa esprimersi. Basta dare alibi ai fallimenti dei presidenti del Veneto negli ultimi 15 anni, prima Galan e adesso Zaia, che non hanno mai attivato concretamente l'autonomia differenziata consentita dal 2001 dall'art. 116 della Costituzione e ora sfacciatamente cavalcano la frustrazione dei Veneti". Lo afferma Simonetta Rubinato, parlamentare e sindaco di Roncade (Tv) commentando il rinvio in commissione, votato ieri in Consiglio regionale, del progetto di legge sull'indipendenza del Veneto.

"Non serve un referendum - osserva l'on. Rubinato - per sapere che il Popolo Veneto vuole maggiore autonomia ed autogoverno ed è stanco delle chiacchiere a vuoto su federalismo, secessione, autodeterminazione, indipendenza. La Regione apra un tavolo di trattativa con il ministro Del Rio per chiedere deleghe e risorse, come stanno facendo i nostri vicini trentini e friulani".

Secondo la parlamentare veneta "il Pd deve dire di sì alla consultazione e passare la palla al presidente Zaia. E se il referendum non si potesse fare perché incostituzionale, - aggiunge - si organizzi una consultazione popolare prendendo esempio dalle nostre primarie, nel rispetto della legalità e della Costituzione. Noi del Pd non possiamo passare per quelli che difendono il centralismo: l'Italia di oggi guidata dalla "burocrazia imperiale" del potere centrale non è quella che volevano i padri costituenti".

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pubblicata il 18 settembre 2013

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