Emergenza abitativa: il Comune di Roncade fortemente impegnato sul fronte

15 novembre 2013

emergenza_casaDa sindaco vivo quotidianamente l'emergenza abitativa che ormai colpisce anche i comuni fuori della cintura urbana. In un contesto di grande disagio economico e sociale, con graduatorie per gli alloggi popolari che si sono ingrossate a dismisura, i nostri comuni devono fare i conti infatti con un piano approvato dalla Regione Veneto che ha messo in vendita la metà degli immobili delle Ater, oltre che con i vincoli del patto di Stabilità e la diminuzione delle entrate che rendono pressoché impossibile investire nella manutenzione straordinaria anche degli alloggi in proprietà  comunale. In questa situazione di fatto, con ben cinque sfratti esecutivi in corso e nessun  alloggio attualmente disponibile, sono intervenuta sul caso di una giovane donna marocchina residente a Roncade, madre di un bimbo di 10 anni, già portato alla ribalta della stampa dal collettivo Ztl in occasione della proroga dello sfratto fissato lo scorso 5 novembre. Ho ribadito che l'emergenza abitativa è una delle priorità dei Servizi sociali del Comune di Roncade e che le nostre assistenti e la responsabile del settore sociale seguono quotidianamente i numerosi casi di persone in cerca di un alloggio popolare. Non deve passare l'idea che per trovare una soluzione, anche se provvisoria, si debba far ricorso al collettivo Ztl, che pure apprezziamo per l'attenzione che dedica a queste problematiche sociali. I nostri uffici stanno trattando il caso della giovane mamma marocchina con la stessa sollecitudine che prestano alle 11 persone che vengono prima di lei in graduatoria e alle emergenze più gravi che si presentano sempre più spesso a causa della perdurante crisi economica.

I cittadini in difficoltà, i 49 iscritti nella graduatoria per un alloggio popolare, coloro che si rivolgono ai servizi sociali comunali devono sapere che i loro casi sono esaminati tutti con eguale attenzione, nel rispetto delle norme e dell'equità a prescindere da qualsiasi clamore mediatico. Il nostro costante impegno per dare risposte a chi si trova in emergenza abitativa è confermato sia dal fatto che come Comune abbiamo deciso di rinnovare ogni anno la graduatoria attraverso la pubblicazione del bando, in modo da avere una fotografia aggiornata sugli effettivi bisogni, sia dagli investimenti fatti sul l'edilizia sociale, l'ultimo in ordine cronologico per la manutenzione straordinaria di tre mini alloggi, che saranno a breve disponibili per essere assegnati a seguito di bando pubblico agli aventi diritto sulla base dei requisiti reddituali e familiari. Si tratta di impegni che abbiamo realizzato, con grandi sforzi per reperire le risorse  nel bilancio comunale, ben prima e a prescindere dalla pubblicità avuta da questo singolo caso.

Da ultimo ho scritto al Prefetto chiedendo la costituzione di un tavolo per affrontare l'emergenza abitativa a livello provinciale. Anche per fare pressing su Regione e Governo per affrontare un tema sociale che rischia di esplodere a breve.

pubblicata il 15 novembre 2013

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