Profughi, la Lega è l'ultima che deve parlare

24 aprile 2014

"Muraro parla di coerenza? Non ricordo che nel 2011 abbia dato le dimissioni quando il ministro dell'interno Maroni, anche lui della Lega, gestì malissimo l'emergenza che portò in Italia ben 60 mila persone in fuga dal Nord Africa smistandole in strutture alberghiere e decidendo di allungare da 6 a 18 mesi il tempo di permanenza degli stranieri nei Cie con il conseguente aumento della spesa, visto che il costo al giorno per immigrato è di 46 euro. Lo sa Muraro che quella fallimentare gestione ha comportato un costo per lo Stato di oltre un miliardo di euro? Lo sa Muraro che il Parlamento sta per varare una commissione d'inchiesta per fare chiarezza su come è stata gestita l'emergenza e su come sono stati spesi i fondi per l'accoglienza? Io mi sono limitata a dire che ognuno deve fare la sua parte, senza scaricare solo sui sindaci le conseguenze di un fenomeno globale che va affrontato in modo strutturale e coordinato da chi ha responsabilità di governo, come il ministro Alfano, ex alleato di Muraro, e i presidenti delle Regioni". Simonetta Rubinato, parlamentare e sindaco del Pd, replica così al presidente della Provincia di Treviso che ieri l'aveva attaccata sulla stampa.
Continua la deputata: "Mi stupisco poi che Muraro non sappia distinguere tra clandestini, che entrano nel nostro Paese di nascosto, e stranieri e profughi, molti dei quali donne e bambini, che fuggono da situazioni di guerra per chiedere asilo politico e che siamo noi ad andare a raccogliere in mare, per evitare altre ecatombe come quella accaduta nell'ottobre scorso, a seguito della quale il ministro Alfano chiese lo stanziamento di 190 milioni di euro destinati anche ai comuni chiamati a gestire l'emergenza, in particolare Lampedusa e Linosa.
L'on. Rubinato invita a lasciar da parte le polemiche e a proporre soluzioni: "Ad esempio - conclude - sollecitando il governo italiano a fare pressing sull'Europa per ottenere che le Nazioni Unite realizzino delle strutture di accoglienza in Libia, unico modo per evitare che migliaia di persone disperate continuino a mettersi in mare".

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pubblicata il 24 aprile 2014

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