Laboratorio di idee per un Veneto alternativo

04 agosto 2014

Partirà da Lamon, il comune bellunese che per primo ha avviato con il referendum del 2005 la procedura costituzionale per il passaggio alla provincia autonoma di Trento, il laboratorio promosso da Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd, assieme ad alcuni sindaci, per raccogliere idee e progettualità in vista delle prossime elezioni regionali. Il progetto, intitolato “Veneto 2015-2015” e impostato secondo la formula del BarCamp, ovvero della non-conferenza secondo lo slogan 'tutti partecipanti, nessuno spettatore', è stato illustrato stamane in conferenza stampa a Roncade, in un locale lungo la Treviso-Mare.  “Abbiamo scelto questo luogo – ha detto l’on. Rubinato che aveva al suo fianco Silvia Conte, una dei tre sindaci (oltre a lei, anche Vania Malacarne e Mirco Feston) promotori dell’iniziativa – perché sta sulla Treviso Mare, una strada regionale già pagata da contribuenti che, secondo il progetto della giunta regionale sarà nel tratto veneziano espropriata ai cittadini per essere consegnata in uso per 40 anni ad un privato  - in sostanza Adria Infrastrutture, definita dal Gip di Venezia una società di corrotti e corruttori - che ne farà una superstrada a pedaggio, la c.d. Via del Mare, un esempio di quel Veneto che noi vogliamo cambiare. Come? Ad esempio costruendo le infrastrutture che servono davvero ai veneti, con preventive valutazioni di tutti i costi e benefici per la collettività, coinvolgendo con il dibattito pubblico le comunità locali sin dalla progettazione e realizzandole in condizioni di libera concorrenza e piena trasparenza e legalità”.

Al primo incontro, in programma sabato 9 agosto a Lamon (ore 10-17), hanno già aderito, in modo spontaneo, amministratori, professionisti, imprenditori, rappresentanti di istituzioni e categorie desiderosi di contribuire con la loro esperienza a costruire un progetto di buon governo per il Veneto, per migliorare la qualità della vita delle persone che vivono in questa regione, favorendo le condizioni di uno sviluppo innovativo delle imprese e quindi dell’occupazione, in un’ottica di sostenibilità finanziaria, ambientale, sociale e di equità intergenerazionale.

“Il Veneto – ha osservato Simonetta Rubinato – sta soffrendo più di altre regioni le conseguenze della crisi economico-finanziaria. Qui è aumentata in modo rilevante rispetto alle altre regioni del Nord la povertà per la scomparsa di posti di lavoro, sia dipendente che autonomo. Noi puntiamo a recuperare la fiducia dei veneti e la competitività territoriale ed istituzionale attraverso la chiamata alle armi delle energie civili, sociali, economiche della società veneta”.

“Nessuna candidatura, per oggi – ha spiegato Silvia Conte – perché noi riteniamo che all’ordine del giorno vada posto prima il progetto e poi i candidati. Il nostro impegno è a favore anche del Pd, perché ha l’obiettivo di allargare i confini del consenso al centrosinistra dal basso e di costruire le basi per una forte alternativa alla candidatura di Zaia. Anche per questo noi siamo convinte che il candidato venga scelto attraverso le primarie”.

Il percorso, che ha già una seconda tappa fissata il 13 settembre presso il monastero di Marango (Caorle), è aperto a tutti coloro che intendono portare il proprio contributo. Basta inviare la propria iscrizione all’email staff@simonettarubinato.it. “Chiediamo soltanto generosità ed entusiasmo – chiosa Rubinato – visto che tutti stanno lavorando in modo gratuito e volontario a questa iniziativa, che non attinge né a finanziamenti pubblici, né privati”. 

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pubblicata il 04 agosto 2014

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